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Economia
Mps, a riserva la tassa sugli extraprofitti. In 9 mesi l'utile balza a 929 mln
L'Amministratore delegato di Mps Luigi Lovaglio

Mps non paga la tassa sugli extra-profitti e destina a riserva 312 mln

Il cda della capogruppo di Mps ha espresso parere favorevole a proporre all’assemblea dei soci, in sede di approvazione di bilancio 2023, di destinare a riserva di utili non distribuibili una somma non inferiore a 312,7 milioni di euro a livello di gruppo, quale opzione prevista dalla normativa sulla tassazione dei cosiddetti extra profitti

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Mps: nei primi 9 mesi utile netto a 929 mln, ricavi +22,9% 

Mps ha conseguito un utile netto di 929 mln di euro al 30 settembre 2023, a fronte di una perdita di 334 mln di euro conseguita al 30 settembre 2022. L’utile del terzo trimestre, pari a 310 mln di euro, risulta in diminuzione rispetto a quello contabilizzato nel trimestre precedente (pari a 383 mln di euro). Il Gruppo ha inoltre realizzato, nei nove mesi, ricavi complessivi per 2.804 mln di euro, in aumento del 22,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Nei 9 mesi il margine di interesse è risultato pari a 1.688 mln di euro, in crescita rispetto allo stesso periodo del 2022 (+62,7%). In calo, invece, le commissioni nette, che al 30 settembre sono state pari a 987 mln di euro (-6,5% su anno). La flessione, spiegano da Mps, è riconducibile soprattutto ai proventi sulla gestione del risparmio (-8,5%), al cui interno le minori commissioni sul risparmio gestito, legate all’evoluzione dello scenario macroeconomico, sono state in parte compensate dai maggiori proventi derivanti dalla distribuzione titoli, in ragione del rinnovato interesse da parte della clientela per gli investimenti a tasso fisso (principalmente titoli di Stato).

Migliorano gli oneri operativi, che sono stati pari a 1.358 mln di euro, in miglioramento rispetto al corrispondente periodo del 2022 (-15,2%); migliora anche l’ammontare del terzo trimestre 2023 rispetto al precedente trimestre (-1,2%).

Mps: in nove mesi la raccolta sale a 181,9 mld

Al 30 settembre 2023 i volumi di raccolta complessiva del Gruppo Mps sono risultati pari a 181,9 mld di euro, in crescita di 3,1 mld di euro rispetto al 30 giugno 2023, trainati dalla raccolta diretta (+5,3 mld di euro). In flessione la raccolta indiretta (-2,2 mld di euro), principalmente per un effetto mercato negativo. L’aggregato si pone in aumento anche rispetto al 31 dicembre 2022 (+7,5 mld di euro) grazie alla crescita della raccolta diretta (+7,4 mld di euro) mentre rimane sostanzialmente stabile la raccolta indiretta (+0,1 mld di euro). E' quanto comunica l'istituto in una nota.

La raccolta commerciale totale, inclusiva dei depositi a clientela e della raccolta indiretta, cresce dello 0,7% t/t e del 2,9% rispetto a fine 2022. I volumi di raccolta diretta si sono attestati a 89,4 mld di euro e risultano in crescita rispetto ai valori di fine giugno 2023 (+5,3 mld di euro). L’aumento è stato registrato principalmente sui conti correnti (+2,3 mld di euro) e sui PCT (+2,4 mld di euro).

Mps, Lovaglio: "Oggi tra i migliori istituti in Italia, competiamo su mercato"

Oggi "presentiamo risultati molto solidi che testimoniano il miglioramento ottenuto dalla banca. Monte dei Paschi di Siena è tra le migliori banche del panorama italiano, con una capacità di essere redditizia in maniera sostenibile e generare capitale". Lo ha detto l'amministratore delegato di Mps, Luigi Lovaglio, in avvio della call sui risultati economici diffusi questa mattina. "Siamo posizionati per competere sul mercato" con una "posizione" raggiunta "grazie ai lavoratori e alla base clienti fedele", ha aggiunto.

La "buona posizione" di Mps permetterà di "remunerare gli azionisti in linea con le ultime guidance che abbiamo dato" cioè "anticipando il dividendo con l'utile del 2024". Lo ha confermato l'amministratore delegato di Mps, Luigi Lovaglio, nel corso della call sui risultati economici diffusi questa mattina.

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