Mps e Ue vicine all'accordo sul derisking. Rumors
Poi ci sarà l'uscita del Tesoro dal capitale. Ma non prima di una good bank
Siena chiama Bruxelles. in queste settimane si sarebbero intensificate le trattative tra il ministero dell'Economia e la Commissione sul tema del derisking del Monte dei Paschi di Siena. Un'operazione propedeutica all'uscita del ministero del Tesoro dal capitale dell'istituto senese.
Queste trattative, secondo i rumors, potrebbero approdare a un accordo tra la fine di gennaio e l'inizio di febbraio. Ma qual è l'ipotesi sul tavolo? Secondo Milano Finanza una possibile scissione del Monte dei Paschi tra una bad bank destinata ad accogliere e gestire i crediti deteriorati rimasti in bilancio e una good bank che sarebbe messa rapidamente sul mercato.
L'obiettivo sarebbe quello di abbassare il multiplo npl ratio nella zona a un singola cifra percentuale alta (ossia molto vicino, ma comunque sotto il 10%). Tuttavia ciò significherebbe cedere fino 14 miliardi lordi di deteriorati. O scorporarli, appunto, in una bad bank.
Proprio due giorni fa l'istituto senese ha emesso un nuovo bond subordinato da 400 milioni di euro, portando il totale delle emissioni tier 2 - che vengono computate negli indici di capitale richiesti dalla Bce - a 1,45 miliardi di euro, come chiesto dalla Commissione europea. Mps ha approfittato dell'attuale finestra di mercato favorevole, caratterizzata da una corsa alle emissioni da parte di banche e aziende per intercettare la fame di rendimenti degli investitori e l'abbondante liquidità in circolazione.
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