Mps: il nuovo governo vuole rivedere l'accordo con l'Europa, ma è blindato
Monte dei Paschi di Siena: strada stretta per il nuovo governo che vuole rivedere la ristrutturazione
Sarà difficile per il nuovo governo cambiare le carte in tavola per Mps, ovvero riscrivere il piano di ritrutturazione della banca, concordato con l'Europa. L’idea ad esempio di rinegoziare l’accordo di ristrutturazione per prolungare sine die la presenza dello Stato nel capitale o ammorbire il taglio dei costi appare di difficilissima realizzazione.
Il presupposto di questo dell’accordo è stata la sua compatibilità con la disciplina sugli aiuti di Stato attorno alla quale dovrebbe ruotare anche una sua eventuale rinegoziazione. "Il piano è incardinato sui principi della Brrd e una radicale revisione del piano presuppone una revisione della direttiva. Tutto questo però oggi appare molto probabile visto che, come ha dimostrato la recente blueprint sulle asset management company nazionali, la Commissione non vuole ammorbire la linea sul tema degli aiuti di Stato", spiega una fonte legale a MF-Milano Finanza.
Questo non esclude che l’accordo raggiunto nel luglio scorso tra Roma e Bruxelles possa essere parzialmente rivisto. Da un lato per esempio si può riaprire la trattativa nel caso in cui gli obiettivi concordati non vengano raggiunti, mentre dall’altro lato il Tesoro, azionista al 68% della banca, può teoricamente chiedere una revisione dei target nel caso in cui il quadro macroeconomico o i risultati di bilancio si discostino sensibilmente dalle previsioni.