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Economia
Mps, in corso esame su conti e piano. Bocciata la proposta Passera. Rumors

Passera sì, Passera no. A Siena è ancora in corso all'interno del board di Banca Mps la discussione in merito all'offerta presentata in corner ieri sera da Corrado Passera con il supporto di Ubs. Secondo le indiscrezioni, il board guidato da Fabrizio Viola starebbe ancora valutando le due lettere congiunte arrivate nella serata di ieri. La proposta elaborata dall'ex-ministro dello Sviluppo e da Andrea Orcel, top manager di Ubs, vedrebbe un ruolo chiave di alcuni grandi fondi istituzionali Usa.

Il board è chiamato a licenziare, oltre alla semestrale, la manovra finanziaria di ricapitalizzazione da cinque miliardi messa in pista per pulire il bilancio da 9,6 miliardi di sofferenze nette. Sui contenuti del piano Passera, vige il massimo riserbo, anche se l'intervento di investitori internazionali nell'aumento di capitale previsto per novembre potrebbe rivelarsi un ingrediente decisivo. Gli occhi sono puntati soprattutto sui fondi di investimento americani che gia' da qualche tempo stanno studiando con attenzione il dossier Mps . I candidati potrebbero insomma essere soggetti come Jc Flowers, Beauport Financial, Och-Ziff o BlackRock, solo per citarne alcuni. Altro aspetto significativo del piano potrebbe essere rappresentato dalle commissioni destinate al consorzio di garanzia. Sembra infatti che la proposta targata Passera preveda condizioni economiche piu' convenienti per il Monte rispetto a quella oggi sul tavolo. Invece poco probabile che il piano B metta in discussione il ruolo dal fondo Atlante.

Il veicolo gestito da Quaestio sgr dovrebbe infatti partecipare alla cartolarizzazione da 9,6 miliardi, sottoscrivendo la tranche junior (la più rischiosa) e forse anche quella mezzanine. Proprio ieri peraltro Quaestio ha fatto sapere di aver arruolato Credito Fondiario per i servizi di due diligence e master servicing nelle operazioni sugli npl, e di aver rafforzato il management proprio per far fronte al dossier sofferenze. Visto insomma che l'architettura dell'operazione e' gia' stata definita, rimetterla in discussione sarebbe un'inutile e dispendiosa complicazione in un momento in cui la rapidita' sara' essenziale.

Certo e' che l'alleato di Passera sara' Ubs, storico advisor del Monte che negli ultimi anni, sotto la regia del capo dell'investment banking Andrea Orcel, ha lavorato intensamente su piani industriali e aumenti di capitale, senza dimenticare l'impegno nella ricerca finora infruttuosa di un partner. In passato proprio gli eccellenti rapporti di Orcel con i vertici del Santander hanno alimentato illazioni su un possibile intervento del gruppo spagnolo sulla partita senese, illazioni comunque sempre prontamente smentite. Vero e' che, fino a qualche giorno fa, Ubs era tra i candidati a entrare nel consorzio di garanzia per l'aumento in arrivo. Qualcosa pero' deve aver guastato le relazioni tra il gruppo svizzero e il pool guidato da Jp Morgan e Mediobanca .

Sembra peraltro che anche Societe' Generale , Morgan Stanley e Nomura abbiano fatto un passo indietro, mentre al momento resterebbe confermata l'adesione Citigroup, Bofa-Merrill Lynch, Deutsche Bank , Credit Suisse e Goldman Sachs. Banca Imi invece si sarebbe chiamata fuori dall'intera operazione, dunque implicitamente anche dal piano alternativo di Passera e Ubs. Il quadro comunque si chiarira' solo tra oggi e lunedi', quando dovrebbe costituirsi ufficialmente il pre-consorzio. Fino a quel momento il lavoro proseguira' frenetico tra Siena, Piazzetta Cuccia e i quartier generali delle principali banche d'affari coinvolte.

Vero e' comunque che, se il piano Passera ottenesse luce verde dal board (ma al momento secondo alcune indiscrezioni non pare così) il quadro cambierebbe radicalmente. A quel punto infatti l'ex numero uno di Intesa diventerebbe un protagonista del rilancio industriale di Mps e avrebbe le carte in regola per candidarsi alla poltrona di amministratore delegato oggi occupata da Fabrizio Viola. In questo contesto, e' da ricordare che Corrado Passera è stato recentemente condannato in primo grado per le vicende legate all'amianto nella Olivetti di Ivrea, elemento che va considerato alla luce della vigilanza europea. Ieri sera comunque la banca si e' limitata a confermare di aver ricevuto la proposta: "Il cda della banca ha prontamente avviato una serie di approfondimenti propedeutici ad analizzare in dettaglio il contenuto delle lettere, richiedendo una serie di chiarimenti, dati e informazioni indispensabili al fine di valutare compiutamente i termini e le condizioni delle proposte ricevute", ha concluso la nota.

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