Mps, Morelli non molla nonostante il taglio. E Costamagna rimpiange Jp Morgan
Mps, l'a.d. Marco Morelli assicura che resterà anche con un taglio dello stipendio. E Costamagna torna a parlare del piano Jp Morgan
"Anche in caso di riduzione del mio stipendio, io onoro il mio impegno. Peraltro preferisco una forte taglio al mio stipendio ma che vengano conservate figure chiave del management". Così Marco Morelli, a.d. di Mps, nel corso dell'audizione alle commissioni Finanze di Camera e Senato sul dl banche.
Morelli ha anche ricordato, dopo il fallimento dell'aumento di capitale con risorse private, di "aver messo a disposizione il suo mandato, un mandato che mi era stato confermato dall'assemblea dei soci di fine novembre".
Quanto alla banca, il manger ha assicurato che il deflusso dei deposito si è ormai arrestato. "Abbiamo sicuramente subito delle uscite importanti dall'inizio di dicembre in avanti, un fenomeno che si e' completamente arrestato tra la fine del mese e l'inizio di gennaio perche' si e' fermata la non chiarezza sul futuro della banca", ha detto. "E' stato un deflusso molto importante - ha sottolineato - la banca nel mese di dicembre e' stata sotto una pressione mediatica molto importante e questo ha generato nei clienti comportamenti di un certo tipo".
Mentre Morelli veniva ascoltato in commissione, Claudio Costamagna, presidente di Cassa Depositi e Prestiti (voluto da Matteo Renzi), è tornato a parlare del piano di salvataggio privato targato Jp Morgan.
In una intervista a Bloomberg, rilasciata nel corso del forum di Davos, il manager ha ribadito che il salvataggio di Mps non sarebbe stato necessario se al referendum costituzionale avesse vinto il sì. "A causa del risultato del referendum costituzionale, il Parlamento è dovuto intervenire", ha spiegato.
Insomma, Costamagna non molla e difende quel piano di cui si discusse in un famoso pranzo, a luglio, a cui erano presenti Renzi, il numero Jamie Dimon e l’ex ministro Vittorio Grilli per Jp Morgan, e lo stesso Costamagna la cui moglie era da poco stata assunta, grazie all'amico Grilli, in Jp Morgan.
Purtroppo però qualche settimana dopo il famoso randez-vous venne fuori che quel piano non prevedeva la presenza di alcun investitore di rilievo. Ma per il numero uno della Cdp non importa, senza quel risultato del 4 dicembre, ora Siena sarebbe al sicuro.