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Economia
Mutui, giù la surroga nel 2017. Gettonato il tasso fisso
CHI PAGA IMU E TASI: L'imposta municipale deve essere corrisposta dai proprietari di seconde case e di prime case di lusso (A/1, A/8 e A/9). Si considera abitazione principale, la casa utilizzata come dimora abituale dal possessore e dal proprio nucleo familiare a condizione che vi risiedano anagraficamente. Oltre alla prima casa, sono esenti dal pagamento Imu anche i terreni agricoli per imprenditori agricoli e coltivatori diretti e tutti i terreni che si trovano in comuni montani. La Tasi deve essere corrisposta per prima e seconda casa. Nel caso di casa in affitto l'imposta deve essere divisa tra proprietario e in una percentuale tra il 10 e il 30% dall'inquilino

Un bilancio del 2017 sul fronte del mercato immobiliare emerge dall’ultimo Osservatorio elaborato da MutuiOnline.it che evidenzia un progressivo aumento dei mutui erogati per acquisto prima casa (40,7%), rispetto al 35% del 2016 e al 29,3% del 2015, di contro a una graduale riduzione dei mutui per surroga la cui percentuale è scesa dal 64,6% del 2015 al 50,6 % in chiusura del 2017.

Più specificatamente, il IV trimestre dell’anno appena concluso ha registrato una percentuale del 46,8% dei mutui erogati per l’acquisto della prima casa in crescita rispetto al I trimestre (33%). I mutui per sostituzione e surroga, con il 44,1% delle erogazioni registrate a dicembre, hanno perso decisamente terreno rispetto al 59,5% del primo trimestre.

In questa fase di tassi ancora vantaggiosi, gli italiani hanno di gran lunga preferito il tasso fisso con il 84% delle erogazioni se si considera l’intero anno;  il (76,6%) se si valutano quelle registrate nel IV trimestre 2017 rispetto al variabile (19,5%). Per quanto riguarda la durata, la maggioranza dei mutui erogati a dicembre è a 20 anni (32,6%), ancora in graduale aumento dall’inizio dell’anno (30,7% erogati nel I trimestre). In leggera crescita anche l’importo medio degli erogati (123,240 Euro). Il 36,8,% dei mutui è stato concesso per una classe d’importo compresa tra i 50.001 e i 100.000 Euro.

Per quanto riguarda le classi d’età, il 45,9% dei finanziamenti è stato erogato alla fascia d’età compresa tra i 36 e i 45 anni e il 39% per una classe di reddito tra i 1.501 e i 2.000 Euro. Da un punto di vista geografico, si distinge ancora il Nord con il 46,6% dei mutui erogati, seguito dal Centro (36,2%) e dal Sud (11,5%) e isole (5,7%). Nel corso degli ultimi 12 mesi i tassi medi concessi sono rimasti abbastanza costanti, ma se a livello di media annuale il fisso è rimasto pari al 2,3% nel 2016 e a 2,2% nel 2017 (media dei tassi per i mutui a 20 e 30 anni),  il variabile è calato dall’1,23% all’1,01%; se si guarda all’andamento mese per mese, il fisso è passato dal 2,4% di gennaio 2017 al 2,1% di dicembre 2017 (con “picchi” del 2,4% registrati a inizio anno) , mentre il variabile è passato dall’1,13% allo 0,93%.

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