Snam si sgancia dalla Russia: acquistato il primo rigassificatore
Costruito nel 2015, può operare sia come nave metaniera per il trasporto del gas naturale liquefatto (Gnl) sia come rigassificatore galleggiante (Fsru)
Snam, la nave ha una capacità di stoccaggio di circa 170mila metri cubi di Gnl e di rigassificazione di 5 miliardi di metri cubi l'anno
Prove di sganciamento dalla dipendenza energetica russa: la società energetica italiana Snam ha acquistato il 100% di Golar Lng Nb 134 Corporation da Lolar Solar per 350 milioni di dollari, pari a 330 milioni di euro circa, titolare della nave di stoccaggio e rigassificazione Golar Tundra.
L'operazione, il cui closing è contestuale alla firma del contratto, sarà finanziata da Snam con mezzi propri ed è stata approvata dal Cda del gruppo il 30 maggio. La Golar Tundra può operare sia come nave metaniera per il trasporto del gas naturale liquefatto (LNG) sia come Fsru.
Si prevede che la Fsru possa iniziare la propria attività nel corso della primavera del 2023, a valle della conclusione dell'iter autorizzativo e regolatorio e della realizzazione delle opere necessarie al collegamento alla rete di trasporto.
“Con l'acquisto della Golar Tundra, ha commentato l'amministratore delegato Stefano Venier, Snam compie un passo decisivo per favorire una maggiore sicurezza e diversificazione degli approvvigionamenti energetici dell'Italia, in linea con la propria missione. Il ruolo della nuova FSRU a beneficio del Paese sarà essenziale: da sola potrà contribuire a circa il 6,5% del fabbisogno nazionale, portando la capacità di rigassificazione italiana a oltre il 25% della domanda".
Snam, ha aggiunto il manager, "ha completato l'operazione con rapidità ed efficacia in un mercato caratterizzato da un elevato livello di competitività e scarsità dell'offerta e continua a lavorare alla ricerca di una seconda FSRU di dimensioni simili, sulla quale è attualmente in corso una negoziazione in esclusiva che si prevede possa concludersi entro fine giugno”.
Commenti