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Economia
Npl, servicer attivi: Bper e Gardant creano una piattaforma comune

Npl, servicer attivi: Bper e Gardant creano una piattaforma comune

Riprende l'attività nel settore italiano dei servicer dei crediti in questa prima parte del 2024. Da Gardant, una controllata del gruppo Elliott, ad Aquileia Capital Services, una piattaforma di Bain Capital Credit, passando per Prelios e Intrum, tutto il comparto sta vivendo una fase di fermento che non si vedeva da qualche anno. Il processo di consolidamento sembra essersi riattivato e i concorrenti stanno valutando la combinazione più vantaggiosa. È quanto riportato da Il Sole 24 Ore. DoValue, insieme ad altri operatori, ha avviato contatti informali con Elliott per esplorare la possibilità di una fusione con Gardant o per proporre un'acquisizione della piattaforma posseduta dal fondo della famiglia Singer. Secondo le indiscrezioni, anche Mediobanca sarebbe coinvolta nel dossier. 

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L'attivismo dei potenziali acquirenti è scaturito principalmente dal fatto che la trattativa tra Gardant e Bper per la creazione di una piattaforma per la gestione dei crediti deteriorati sembra essere vicina alla conclusione: l'annuncio, secondo fonti di mercato, potrebbe avvenire la prossima settimana, poiché le questioni sindacali e tecniche, che in parte hanno rallentato il lancio della partnership, sembrano essere ormai risolte. Piero Montani, CEO di Bper, aveva dichiarato in passato che la piattaforma sarebbe partita nel "primo o secondo trimestre del 2024". Con l'accordo con Bper, Gardant si è assicurata un asset prezioso: la società guidata da Mirko Briozzo e presieduta da Flavio Valeri avrà una quota degli stock residui di Utp e Npl di proprietà del gruppo emiliano e, nei prossimi dieci anni, il 50% dei nuovi flussi di crediti Utp e il 90% dei nuovi flussi di crediti Npl. Un accordo significativo, ambito anche da altri servicer durante la gara conclusasi a novembre 2022, che si aggiunge ad altri accordi già siglati con Carige e BancoBpm. 

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Tuttavia, per un mercato come quello dei crediti deteriorati, sempre più ristretto a causa della bassa generazione di Npl da parte delle banche, emerge l'interesse degli altri servicer per Gardant: da DoValue a Prelios fino ad arrivare a Intrum, tutti stanno valutando la possibilità di un accordo. Tuttavia, questo potenziale affare è frenato dalle valutazioni ritenute elevate da parte di Elliott, secondo quanto riportato dai possibili acquirenti. Elliott non è l'unico grande fondo statunitense ad essere attivo: il primo dossier ad essere aperto, ancora lo scorso anno, è stato quello relativo a Aquileia Capital Services. L'azionista Bain Capital Credit, con il supporto di Mediobanca, avrebbe avviato un processo per valorizzare la sua piattaforma, specializzata nella gestione del credito con sottostante immobiliare. I teaser sarebbero stati inviati in questi giorni ai potenziali interessati, in vista di un riassetto azionario che potrebbe concretizzarsi prima dell'estate. Al contempo, l'attenzione è rivolta anche ad altre situazioni in evoluzione. 

Dopo l'acquisizione di Prelios da parte del gruppo Ion di Andrea Pignataro, il governo italiano starebbe ancora valutando le mosse da adottare in merito all'operazione, con la possibilità di utilizzare il golden power, anche se la questione sembra essere ormai superata. Quando, a livello istituzionale, verrà dato il via libera alla transazione, non è escluso, secondo alcune indiscrezioni, che il gruppo Ion consideri una combinazione tra Prelios e la piattaforma di Cerved attiva nella gestione dei Non Performing Loan, oggetto di una precedente acquisizione. In questo scenario di inizio anno, altri operatori stanno valutando strategie per crescere in un settore in cui il volume d'affari è fondamentale per la redditività. La società scandinava Intrum starebbe cercando opportunità di crescita per la sua piattaforma italiana, mentre Illimity, fondata da Corrado Passera, ha dato impulso al settore acquisendo nel 2022, tramite la sua business unit di gestione dei crediti problematici, il gruppo Aurora Recovery Capital (Arec), specializzato nella gestione di crediti Unlikely to Pay (Utp) con focus sul segmento corporate real estate.

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