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Economia
Ocse: quota 100 e Reddito non spingono il Pil.Disoccupati su. Sarà recessione

Niente da fare per Quota 100 e Reddito di cittadinanza. Le due principali misure del governo Conte non aiuteranno l'Italia ad evitare la recessione. Così secondo l'Ocse che ha diffuso il rapporto sull'Italia, il Pil dovrebbe registrare una contrazione dello 0,2% nel 2019 e un aumento dello 0,5% nel 2020. "Il bilancio 2019 persegue giustamente l'obiettivo di assistere i cittadini poveri, ma gli effetti positivi sulla crescita dovrebbero essere scarsi, in particolare a medio termine.

Ocse: Di Maio, non perde occasione di sparare su Italia, noi avanti cosi/  "L'Ocse a settembre 2018 ci chiedeva di non cancellare la Fornero. Oggi in un nuovo report scrive che bisogna subito abrogare quota 100 perche' crea debito e disuguaglianze. Poi scrive che il Reddito di cittadinanza 'incoraggia l'occupazione informale" e crea "trappole della poverta''. Sapete cosa significa tutto questo? Che stiamo andando nella giusta direzione". Il vice presidente del Consiglio, Luigi Di Maio, commenta cosi' il Rapporto 2019 sull'Italia dell'Ocse. "Rispetto l'opinione di tutti - scrive su 'Facebook' - ma quando non perdi occasione per sparare contro il mio Paese e contro gli italiani no, mi dispiace, ma questo non lo accetto". E conclude: "Andiamo avanti cosi', con lo scopo di restituire dignita' ai cittadini. Qualcuno seduto su una scrivania lontano migliaia di chilometri crede che l'Italia per ripartire debba attuare politiche di austerity? Bene, le facessero a casa loro. I nostri prossimi passi sono un abbassamento del carico fiscale alle imprese e un grande aiuto alle famiglie. No intromissioni, grazie. Sappiamo quello che stiamo facendo!" 

Il Reddito di cittadinanza stanzia fondi supplementari significativi per i programmi di contrasto alla poverta', ma la sua efficacia dipendera' in misura cruciale da sostanziali miglioramenti dei programmi di formazione e ricerca di lavoro. L'abbassamento dell'eta' pensionabile a 62 anni con almeno 38 anni di contributi rallentera' la crescita nel medio termine, riducendo l'occupazione tra le persone anziane e, se non applicata in modo equo sotto il profilo attuariale, accrescera' la diseguaglianza intergenerazionale e fara' aumentare il debito pubblico", si legge nel Rapporto. 

Secondo l'Ocse, le esportazioni, il consumo privato e gli investimenti hanno trainato la crescita, rafforzata da una transizione delle industrie esportatrici verso prodotti a piu' elevato valore aggiunto, ma le prime due componenti sono ora in rallentamento: i consumi dallo 0,6% del 2018 a +0,5% sia quest'anno che il prossimo; gli investimenti da +3,2% a -0,2% nel 2019 e +1,1% nel 2020; l'export invece tiene passando da +1,4% a +2,7% e +2,3%. Il Pil reale pro capite e' praticamente al livello del 2000 e nettamente inferiore al picco precedente la crisi.

Il Rapporto si concentra sul Reddito di cittadinanza che "rischia di incoraggiare l'occupazione informale e di creare trappole della poverta'"; e' percio' necessario che "i trasferimenti siano subordinati a patti d'inclusione sociale e di occupazione ben concepiti e monitorati". L'Ocse suggerisce l'introduzione di un sistema di assistenza ai lavoratori e l'abbassamento delle prestazioni del reddito di cittadinanza a circa il 70% della linea di poverta' relativa (il 50% del reddito mediano nazionale equivalente) per accrescere l'occupazione. Determinante rinnovare i centri per l'impiego e il coordinamento con gli altri soggetti che si occupano di formazione e collocamento e con i Comuni.

L'integrazione degli immigrati tramite corsi di lingua e di formazione professionale e la certificazione delle loro competenze favoriranno l'inclusione sociale e stimoleranno la partecipazione alla forza lavoro, si legge ancora nel Rapporto.

Conti pubblici: deficit al 2,5% nel 2019 e 3% nel 2020, debito in rialzo 

La politica di bilancio espansiva e una debole crescita faranno lievitare il disavanzo delle finanze pubbliche, che passera' dal 2,1% del Pil nel 2018 al 2,5% nel 2019 e al 3% nel 2020. Il debito pubblico salira' dal 132% del 2018 al 134% del 2019 e al 135% nel 2020. Lo prevede l'Ocse nel Rapporto economico sull’Italia. Un programma credibile a medio termine per ridurre il rapporto debito/Pil migliorerebbe, secondo l'Ocse, la credibilita' di bilancio e limiterebbe il premio di rischio sul debito pubblico. In assenza di una politica di bilancio sostenibile, il margine per migliorare le infrastrutture, aiutare la popolazione disagiata e fornire i servizi pubblici si ridurra'.

L'elaborazione di Leggi di bilancio nel quadro del Patto dell'Unione europea contribuirebbe a rafforzare la credibilita' di bilancio. La spesa pubblica deve diventare piu' efficiente ed essere piu' mirata, con un sistema d'imposizione piu' equo. La spending review, se attuata efficacemente, favorirebbe la definizione di chiare priorita' e una riallocazione della spesa, contribuendo a liberare risorse per investimenti pubblici e programmi efficaci. L'Ocse raccomanda inoltre una maggiore adesione spontanea all'obbligo tributario e il contrasto "vigoroso" dell'evasione per aumentare il gettito, consentendo di ridurre le aliquote fiscali e rendendo il sistema tributario piu' equo. 

 Lavoro: disoccupazione risale al 12% nel 2019, Italia tra i peggiori 

Il tasso di disoccupazione risalira' significativamente quest'anno dal 10,6% del 2018 al 12% e nel 2020 al 12,1%. Lo prevede l'Ocse nel Rapporto economico sull'Italia presentato oggi. Sebbene l'occupazione sia aumentata, e' ancora tra le piu' basse dei Paesi dell'Ocse, in particolare per le donne. La qualita' del lavoro e' bassa e la discrepanza tra gli impieghi e le qualifiche dei lavoratori e' elevata se raffrontata su scala internazionale. La crescita della produttivita' e' stata debole o negativa negli ultimi 25 anni, si legge nel Rapporto. 

Pil, per rafforzare la crescita tagliare il cuneo fiscale 

Ridurre il cuneo fiscale per i lavoratori a basso reddito e la partecipazione del secondo coniuge alla vita attiva attraverso la diminuzione dei contributi sociali a carico del datore di lavoro e mediante riforme fiscali e previdenziali, mantenendo la progressivita' del sistema d'imposizione. E' una delle principali raccomandazioni dell'Ocse, contenute del Rapporto economico sull'Italia, con l'obiettivo di rafforzare la crescita. L'Ocse consiglia anche di abbassare e ridurre progressivamente le prestazioni del Reddito di Cittadinanza e introdurre un sussidio per i lavoratori occupati a basso reddito. Per affrontare le sfide strutturali dell'Italia, l'Ocse giudica necessario un pacchetto di riforme pluriennali che ripristini la fiducia.

Il pacchetto proposto nel Rapporto favorirebbe l'aumento dell'occupazione, accrescerebbe il benessere e accelererebbe la crescita della produttivita': entro il 2030 la crescita annuale del Pil passerebbe dallo 0,6% previsto a oltre l'1,5% e, se combinato con un aumento dell'avanzo primario oltre il 2%, contribuirebbe alla diminuzione del rapporto debito/Pil. Tra le principali raccomandazioni l'aumento della produttivita', anche per compensare il forte effetto negativo dell'invecchiamento e il calo della popolazione attiva. Cio' richiede la promozione della concorrenza, specie nei servizi professionali e pubblici locali, lo sviluppo delle dinamiche d'impresa e di innovazione, anche tramite incentivi mirati legati a Industria 4.0, la rimozione degli ostacoli alla crescita delle pmi e piu' efficienza nella Pa. Sul piano degli investimenti l'Ocse apprezza la creazione di un'unita' di supporto tecnico; va semplificato il Codice degli Appalti, preservando i poteri dell'Autorita' anticorruzione ed elaborato un programma di sviluppo territoriale.

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