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Economia
Pensioni, con opzione donna più figli hai prima potrai smettere di lavorare

Pensioni, Quota 103 per un anno e decontribuzione. Cosa cambia

Il governo ha varato la manovra, una misura da 35 mld. Di questi circa 21 saranno investiti per alleggerire i costi dell'energia per famiglie e imprese ma ci sono provvedimenti che riguardano anche le pensioni. Gli assegni, per quanto riguarda le minime - si legge sul Corriere della Sera - saranno indicizzati al 120% e saliranno intorno a 580 euro. Prorogata Opzione donna, ma con modifiche in base ai figli: le lavoratrici potranno andare in pensione a 58 anni se hanno due figli o più, 59 se il figlio è uno, 60 se non hanno figli. Prorogata anche l’Ape sociale. Nel 2023, al posto di Quota 102, che scade il 31 dicembre, ci sarà Quota 103. Ovvero, mentre quest’anno i lavoratori potevano andare in pensione anticipata avendo 64 anni d’età e 38 di contributi, l’anno prossimo potranno farlo se hanno 62 anni, con 41 di contributi.

Previsto anche - prosegue il Corriere - un incentivo, pari a una decontribuzione del 10%, per chi, raggiunti i requisiti per la pensione, decide di restare al lavoro. La bozza di disegno di legge di Bilancio contiene anche ipotesi di riduzione dell’indicizzazione delle pensioni al costo della vita. Non cambia nulla per gli assegni fino a 4 volte il minimo, circa 2.100 euro al mese. Per questi la perequazione sarà pari al 100% dell’inflazione. Per le pensioni tra 4 e 5 volte il minimo (circa 2.700 euro) essa scende invece dal 90% al 75% o al 50%, secondo le diverse ipotesi, e poi ancora di più per gli assegni superiori a 5 volte. Si tratta quindi di un parziale taglio a danno delle pensioni medio-alte.

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