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Economia
Pagamenti digitali su Facebook. Zuckerberg lancia 'Pay' in attesa di Libra

Pagamenti digitali su Facebook, Zuckerberg lancia "Pay" 

Facebook entra nel mondo dei pagamenti digitali annunciando il lancio Facebook Pay. Il nuovo sistema di pagamento, fa sapere la società, potrà essere utilizzato su Messenger, Instagram e WhatsApp. Da quanto è stato rivelato dal vicepresidente Deb Liu alla Cnn, il servizio sarà legato ai principali circuiti di carte di credito e a PayPal: “Vogliamo assicurarci che sia davvero chiaro agli utenti che si tratta di un servizio unificato”, ha detto Liu.

Facebook lo scorso gennaio ha già integrato i dataset delle piattaforme di messaggistica create e acquisite in questi anni - WhatsApp, Instagram e Messenger. Il lancio del sistema di pagamento attraverso le app di fatto renderebbe ancora più complesso l’eventuale ‘spacchettamento’ della società, paventato da diversi politici americani e diventato bandiera dalla candidata dem Elizabeth Warren.  

Il servizio di pagamento sarà lanciato entro questa settimana negli Stati Uniti. Al momento non è chiaro quando sarà diffuso nel resto dei paesi in cui l’uso di Facebook è consentito. Facebook Pay consentirà la trasmissione di denaro verso enti attivi in campagne di raccolta fondi, l’acquisto di videogame sull’app, di biglietti per concerti e eventi, ma permetterà anche il trasferimento di denaro da persona a persona e acquisti su Facebook Marketplace.

La mossa di Facebook arriva 5 mesi dopo l’annuncio di Libra, la moneta digitale ancorata a un paniere di beni e valute basata su tecnologia blockchain, gestita da una ventina di società private. Quel progetto però ha trovato l’opposizione da parte delle istituzioni americane e europee, inducendo alcune delle società che all’inizio avevano aderito al consorzio ad abbandonare il progetto. Tra queste eBay, Visa, MasterCard, ma anche PayPal, uno dei partner della nuova iniziativa. 

Facebook, nel 2019 cancellati già 5,4 miliardi di account falsi

Intanto il colosso americano prosegue la sua battaglia contro i profili fasulli creati proprio nel social più conosciuto del mondo. Solo ieri Facebook ha dichiarato di aver cancellato quest'anno già 5,4 miliardi di account falsi, molti nel momento in cui sono stati creati presso il principale social network. Nello stesso periodo dell'anno scorso erano stati 2,1 miliardi. "Abbiamo migliorato la nostra capacità di rilevare e bloccare i tentativi di creare account falsi e abusivi", afferma il social network nella sua ultima relazione sulla trasparenza.  "Possiamo stimare che ogni giorno preveniamo milioni di tentativi di creare account falsi utilizzando questi sistemi di rilevamento". Dopo diversi scandali sulla gestione dei dati personali, Facebook sta intensificando gli sforzi per ripristinare la fiducia, soprattutto con l'avvicinarsi delle elezioni presidenziali americane del 2020.

Da Google a Facebook, le 'big' strizzano occhio alle banche

Non è un mistero che Facebook meditasse da tempo il lancio di un servizio di pagamenti digitali. Il progetto iniziale era Libra, annunciato lo scorso giugno da Mark Zuckerberg in un post sulla sua pagina ufficiale. Ma i dubbi delle istituzioni americane e europee hanno raffreddato i piani del colosso californiano, che ha deciso di posticipare di un anno il lancio della criptovaluta. Facebook è solo l’ultimo dei giganti tecnologici a voler entrare nei servizi di pagamento e bancari cercando accordi con le grandi istituzioni finanziarie americane. Un trend che ha cominciato a delinearsi un anno fa e che ora sta entrando nel vivo.

AMAZON - A dicembre 2018 Amazon ha fatto trapelare di essere in contatto con J.P. Morgan e Capital One per creare un servizio che consenta ai propri clienti di creare conti correnti sulla piattaforma di ecommerce e facilitare i pagamenti verso le aziende. Al momento il progetto non ha trovato ulteriori sviluppi, non annunciati almeno. Lo scorso marzo un sondaggio tra gli utenti di Amazon Prime ha raccontato che oltre due terzi degli intervistati sarebbe dispobibile ad aprire un conto corrente con Amazon. 

- UBER MONEY - Uber lo scorso mese ha annunciato la nascita di Uber Money, un portafogli digitale pensato per gli autisti e in grado di consentire loro di monitorare e gestire quello che guadagnano, in tempo reale. Un esperimento, per ora, perché l’obiettivo della società è capire se c’è una nuova parte di Uber focalizzata sui servizi finanziari. Partendo dai conti correnti per gli autisti, poi chissà.

GOOGLE CACHE - Il 13 novembre Google annuncia dalle colonne del Wall Street Journal Google Cache, un servizio che consentirà agli utenti di Mountain View di aprire conti correnti online. Sarà lanciato entro il 2020 e i conti correnti saranno gestiti, almeno nella fase iniziale, da Citigroup. Secondo il direttore generale Caesar Sengupta il progetto non avrà a che fare con i dati degli utenti, ma riguarderà solo la possibilità di dare un più facile accesso ai pagamenti online. Google ha già un servizio di pagamenti online: Google Pay. Cache ne sarà l’evoluzione.

- APPLE CARD - Apple ha lanciato la sua carta di credito ad aprile di quest’anno, dopo aver stretto una partnership con Goldman Sachs e MasterCard. Cupertino ha così lanciato un sistema di pagamento sia fisico - la carta - che virtuale, supportato dalla tecnologia di Apple Wallet e il sistema operativo iOS. La novità più interessante è un programma di ‘cashback’, un piccolo rimborso per ogni acquisto effettuato; circa il 2%, il 3% se si acquista un prodotto Apple. Quando è stata lanciata Tim Cook ha definito il suo prodotto il cambiamento più significativo nei 50 anni delle carte di credito. Per ora è disponibile solo negli Usa. 

FACEBOOK LIBRA - Il progetto Libra di Facebook è forse il più noto e chiacchierato. Annunciato da Mark Zuckerberg lo scorso giugno, è diventato un oggetto misterioso dopo sospetti, indagini del Congresso, avvertimenti dell’autorità americana garante del mercato. È il progetto tecnologicamente più complesso - una valuta digitale ancorata a un paniere di beni e valute, basata su tecnologia blockchain e gestita da una ventina di società private - ma al momento quello che si distanzia di più dagli altri servizi pensati dai colossi tecnologici. Al momento il suo lancio è stato spostato al 2021 a causa dei dubbi delle autorità americane. Alcuni dei partner che originariamente avevano deciso di entrare nel progetto hanno poi deciso di abbandonarlo: tra questi eBay, Visa, MasterCard e PayPal, con la quale però lancerà Facebook Pay. 

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