Pensioni, anticipo pensionistico a 63 anni. Ecco i dettagli della riforma Ape
Pensioni, Nannicini incontra i sindacati: ecco la riforma
Riforma delle pensioni in dirittura d'arrivo. L'anticipo pensionistico potrà essere richiesto a 63 anni. E' la novità emersa dall'incontro tecnico sulle pensioni tra il sottosegretario alla presidenza del consiglio, Tommaso Nannicini, e i sindacati di categoria. "E' un'anticipo di tre anni e sette mesi", ha riferito Maurizio Petriccioli della Cisl parlando dell'Ape.
Potranno quindi uscire dal lavoro nel 2017 coloro che sono nati fino al 1954, una volta compiuti 63 anni. Per chi ha un lavoro l'anticipo pensionistico sarà pagato con rate di ammortamento sulla pensione mentre, per coloro che sono disoccupati e non hanno ammortizzatori sociali, l'anticipo sarà gratuito (purché l'importo della pensione non sia superiore ai 1.200 euro netti).
Nell'incontro di oggi con il sottosegretario Nannicini - secondo quanto hanno spiegato i sindacati - si è discusso anche di ricongiunzioni tra i periodi assicurativi in diverse gestioni che dall'anno prossimo non dovrebbero essere piu' onerose. Dovrebbero allargarsi le maglie, inoltre, per quanto riguarda le attivita' usuranti facendo rientrare probabilmente categorie come quelle dell'edilizia, maestre d'asilo e degli infermieri. Si e' parlato poi dei lavoratori precoci e dell'aumento delle pensioni piu' basse confermando l'intenzione di intervenire con la somma aggiuntiva, la cosiddetta quattordicesima per coloro che hanno redditi personali complessivi fino a mille euro al mese.