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Economia
Pensioni, Camusso: "Cifre insufficienti". APE, riforma pensioni: news

Pensioni, Camusso: "Cifre insufficienti". APE, riforma pensioni: news
 

"Tutti danno per scontato l'intesa ma nessuno è in grado di dire l'entità delle cifre sul tavolo. C'è troppo entusiasmo, è una partita delicata che ha bisogno di discussione". Lo ha detto il leader della Cgil, Susanna Camusso, parlando a Radio anch'io della trattativa sulla riforma pensioni. "Le cifre di cui abbiamo sentito parlare finora sono insufficienti", ha concluso. "Finora non abbiamo visto una riga scritta, una carta, un conto che ci dica quali siano le risorse", ha rimarcato. Camusso nega che ci possa essere "attinenza" fra il no della Cgil alla riforma costituzionale e la trattativa sulle pensioni. Secondo Camusso, fissare un tetto di 1.500 euro lordi cui agganciare la rata-zero, "creerebbe una divisione nel mondo del disagio".
 

Elsa Fornero sulla riforma pensioni e APE (anticipo pensionistico)


"Il sottosegretario alla presidenza del consiglio, Tommaso Nannicini ha detto che l'anticipo pensionistico varrà per tutti: mi chiedete se queste misure rischiano così generalizzate di essere troppo costose, pericolose per il nostro debito? tutto dipende da come sono congegnate. Mi pare che molti esponenti del governo, forse con una parziale eccezione per il presidente, abbiano messo un po' le mani avanti, dicendo che questo sarà fatto in misura limitata", dice la Fornero. "La flessibilità pensionistica è un'ottima cosa, su questo sono d'accordo, e non la realizzai io perché all'epoca non c'erano le condizioni. Oggi invece queste condizioni ci sono, magari anche grazie alla mia riforma, ma si tratta di non esagerare. Si può concedere flessibilità, ma è chiaro che quello che non viene pagato dal futuro pensionato, e cioè da chi aderisce a questa Ape, o lo paga il pensionando o lo paga la collettività. Che paghi la collettività per alcune categorie più deboli mi pare corretto, che lo paghi invece per categorie di lavoratori non occupati in lavori usuranti e che hanno una buona pensione mi sembra un altro discorso".

Pensioni, APE: deputati Pd, "abbassare soglia a 60 anni...". RIFORMA PENSIONI, LE ULTIME NEWS


"In considerazione di alcune particolari categorie e aree di crisi, riteniamo potrebbe essere opportuno un ulteriore abbassamento della soglia di 63 anni individuata dal governo come condizione per l'anticipo previdenziale, avvicinandola, in particolare per gli uomini, ai 60 anni". Lo scrivono in una lettera indirizzata al Ministro del Lavoro Giuliano Poletti, i deputati del Partito democratico Giovanni Burtone, Demetrio Battaglia, Antonio Cuomo, Ludovico Vico, Luisa Bossa. "Non possiamo che essere soddisfatti - spiegano i dem - nonche' ottimisti, circa il lavoro che il Governo sta facendo in merito alla introduzione di elementi di flessibilita' nel sistema previdenziale, modificando la Legge Fornero le cui rigidita' in questi anni, purtroppo, hanno penalizzato molti lavoratori. In molte aree di crisi, tuttavia, con l'espulsione dai cicli produttivi di lavoratori in eta' avanzata e la cessazione dello strumento della mobilita' in deroga, ci troviamo di fronte a situazioni sociali disperate con persone prive di qualsiasi strumento di sostegno al reddito. Questa criticita' riguarda uomini e donne per i quali e' necessario farsi carico di individuare una possibile soluzione tecnica. Soprattutto nel Mezzogiorno, e' difficile ipotizzare misure di reinserimento occupazionale per lavoratori e lavoratrici che hanno una eta' compresa tra i 55 e i 60 anni, e non credo che possiamo lasciare queste persone in un girone infernale dal quale e' impossibile uscire". "Non e' una questione di assistenzialismo ma di consentire a persone che oggi possiamo definire 'fantasmi' di poter approdare alla pensione proprio in relazione alle oggettive difficolta' in cui si trovano", concludono i dem.

 

Pensioni: Poletti, cifre insufficienti? Discuteremo ad incontro 21
 

"Dobbiamo incontrarci. Quando ci sara' questo incontro discuteremo. Non ho altro da dire". Cosi' il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Giuliano Poletti, ha risposto ai cronisti, a margine di un convegno nella sede del Coni, in merito alle affermazioni del segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, sulla presunta insufficienza di risorse per attuare l'Ape, ovvero il meccanismo predisposto dal governo per anticipare l'ingresso in pensione rispetto a quanto previsto dalla riforma Fornero.

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