Pensioni d'oro, taglio dal 25 al 40%. Da marzo il reddito di cittadinanza
Manovra, il governo pone la fiducia alla Camera
"Il taglio delle pensioni d'oro entrerà nella Legge di Bilancio al Senato, la settimana prossima. Passiamo dal 25% al 40% di tagli sulle pensioni d'oro". Luigi Di Maio esce da Palazzo Chigi e annuncia una delle decisioni più importanti prese nel vertice con il premier Giuseppe Conte e l'altro vicepremier Matteo Salvini. Non c'era invece il ministro dell'Economia Giovanni Tria che ha solo avuto un colloquio in mattinata con il capo del governo.
Di Maio annuncia anche che il reddito di cittadinanza partirà a marzo con la stessa platea e la stessa cifra di 780 euro. Ma nello stesso tempo si dice che l'ammontare delle cifre destinate al reddito e alla quota 100 per le pensioni costeranno meno rispetto alle cifre di cui si è discusso fino ad oggi. Più o meno negli stessi minuti alla Camera il governo poneva la questione di fiducia sulla Legge di Bilancio.
"Il debito lo vogliamo abbassare, questa è una manovra per abbassare il debito grazie ai soldi per gli investimenti che riguarderanno soprattutto le strade e il dissesto idrogeologico", ha detto D Maio lasciando il palazzo dell'esecutivo.
"L'Europa - ha spiegato - vuole una manovra che abbassi il più possibile il debito pubblico e il debito non si abbassa con l'austerity. Dobbiamo aumentare gli investimenti e il potere d'acquisto. Il 2,4%? Io non sono affezionato al numero ma pretendo il rispetto delle norme che riteniamo fondamentali".
Di Maio ha anche spiegato che nei prossimo tre anni il fondo per l'editoria si ridurrà fino ad azzerarsi nel 2002. Ma il vicepremier ha pure che questo taglio annuale del 20 per cento fino ad estinzione non si applicherà a finanziamanti sotto i 500 mila euro.
Per quanto riguarda invece Radio radicale, che si era vista dimezzare da 10 a 5 milioni l'ammontare della somma della convenzione per la trasmissione delel sedute parlamentari, la commissione bilanca ha vctato all'uninamintà per ripristinare la somma inziale.
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