Pensioni, il governo mette sul tavolo 300 milioni.Nuovo incontro coi sindacati
Un pacchetto composto da sette misure e 300 milioni di risorse sulla previdenza. E' questo il piano presentato dal Governo ai leader di Cgil, Cisl e Uil nel corso del tavolo politico sulle pensioni che si e' svolto oggi pomeriggio a palazzo Chigi. L'esecutivo ha quindi deciso di andare incontro alle richieste delle parti sociali sull'allentamento dei requisiti per la pensione di anzianita' a partire dal 2019, quando scattera' l'innalzamento dell'eta' pensionabile per via dell'aumento dell'aspettativa di vita. All'incontro erano presenti il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan e il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, mentre a rappresentare i sindacati erano presenti segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo.
"Credo che sia stato fatto un buon lavoro. Nelle condizioni date il Governo mette in campo un impegno finanziario importante", avrebbe detto, secondo fonti presenti all'incontro, il presidente del Consiglio aprendo il tavolo politico con le parti sociali. "Ci sono le condizioni per dare un messaggio positivo al Paese - avrebbe aggiunto - e mi auguro che si possano concretizzare". Entrando nel merito degli interventi che l'esecutivo intende mettere in campo, "abbiamo lavorato sulla traccia dell'accordo dello scorso anno con un impegno finanziario cospicuo per sette misure che valgono circa 300 milioni di euro", avrebbe spiegato Gentiloni.
Secondo il premier si tratta di "misure innovative rispetto al punto di partenza, frutto degli incontri tecnici" delle ultime settimane. In particolare, i nuovi elementi previdenziali sarebbero: l'esenzione dell'adeguamento all'aspettativa di vita per 15 categorie di lavori gravosi; la commissione tecnico-scientifica per studiare la gravosita' delle occupazioni e valutarne la classificazione; la revisione del meccanismo di calcolo dell'aspettativa di vita sulla base della media e non delle differenze di picco; il sostegno alla previdenza integrativa dei lavoratori pubblici; il miglioramento del Fondo di integrazione salariale (Fis); il riutilizzo delle risorse per l'Ape social ed il riutilizzo delle risorse per i lavoratori precoci. All'incontro e' intervenuto anche il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan.
"Sospendere il meccanismo dell'aspetattiva di vita avrebbe un doppio costo: uno sui conti pubblici e uno sui mercati finanziari internazionali", ha detto il titolare di via XX Settembre. Al termine della riunione, secondo quanto hanno riferito fonti presenti all'incontro, il Governo avrebbe accettato la richiesta di Cgil, Cisl e Uil di trascrivere e formalizzare in maniera piu' dettagliata i testi dell'accordo sulle pensioni. "Abbiamo ribadito le proposte costruite nel lavoro di questi giorni, a partire dalla convinzione nel Governo che il collegamento tra eta' pensionabile e aspettativa di vita sia un pilastro del sistema previdenziale, e che quindi vada salvaguardato", ha spiegato il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, durante una conferenza stampa al termine del tavolo di confronto.
Secondo Susanna Camusso, segretaria generale della Cgil, le risposte del Governo rimangono, tuttavia, insufficienti. Il tempo da oggi fino al prossimo incontro con il Governo "non va inteso per costruire un consenso alle proposte fatte oggi. Le risposte sull'aspettativa di vista sono state ampiamente insufficienti", ha detto la leader della Cgil. "Il Governo - ha spiegato - dovrebbe impegnare i prossimi giorni a fornire una risposta ai punti della nostra piattaforma, perche' nell'incontro di oggi mancavano molti aspetti, primo tra i quali i giovani".
Anche per Annamaria Furlan, leader della Cisl, dal Governo sono arrivate delle risposte a meta'. "Alcune proposte del Governo sono molto buone e coerenti con alcune questioni importanti che avevamo rilevato. Altre vanno corrette e precisate, mentre altre mancano", ha detto Furlan, durante la conferenza stampa al termine dell'incontro sulle pensioni. Nel frattempo e' stato fissato per sabato 18 novembre un nuovo incontro, forse l'ultimo, tra il Governo e i sindacati alle 10.