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Economia
Pensioni minime dietrofront, Quattordicesima, è svolta. Riforma, APE. Novità

PENSIONI, no aumento delle pensioni minime. Dietrofront. Meglio la quattordicesima

È arrivato il dietrofront del Governo Renzi sulle misure che avrebbero dovuto portare all'aumento delle Pensioni minime di 500 euro. I sindacati la ritengono troppo onerosa e ingiusta, visto che che questi assegni spsso non sono coperti dai contributi versati durante gli anni lavorativi.
Ecco perchè i sindacati hanno vinto sull’aumento degli assegni al minimo che Matteo Renzi aveva caldeggiato nelle ultime settimane. E' ‘dietro front’. Tra l'altro l’intervento sulle minime, sotto forma di estensione del bonus da 80 euro o di assegno aggiuntivo, costerebbe troppo. Pericolosa politicamente l’idea di circoscrivere l’intervento usando il filtro dell’Isee, ossia il riccometro che misura reddito e patrimonio dell’intero nucleo familiare. In crescita le quotazioni dell’intervento sulle quattordicesime (l’assegno di luglio per chi prende fino a 750€ mese). A differenze delle minime, nel calcolo dell’assegno di luglio che può arrivare fino a 500 euro tiene conto di quell’anzianità contributiva richiamata dai sindacati sin dalle origini dei vari tavoli di confronto.


PENSIONI, APE E RITA


APE - Anticipo Pensionistico con finanziamento bancario assicurato rimborsabile in vent'anni - secondo Il Sole 24 Ore i primi ad essere interessati saranno i lavoratori rimasti senza contratto e che a gennaio hanno i requisiti per l'accesso all'Ape, cioè 63 anni e almeno 20 di contributi versati. E' un prestito ponte cui i lavoratori che hanno aderito a un fondo pensione possono accedere per avere un reddito nei due o tre anni di attesa della pensione di base.

RITA, l'anticipo verrebbe agevolato fiscalmente, dato che il prelievo sostituivo è del 15% massimo e del 9% minimo (con un decalage dello 0,3% l'anno per ogni anno di adesione al fondo pensione superiore ai 15 anni). Allo stesso attuale delle cose se un lavoratore chiede un anticipo della rendita ha un prelievo del 23% se la motivazione è diversa da quella per cure sanitarie o il finanziamento dell'abitazione principale (casi in cui la tassazione è al 15%). Al contrario se la rendita complementare si prende con la pensione di base la tassazione è quella Irpef e dipende dallo scaglione di reddito di appartenenza.


PENSIONI, I DETTAGLI SULLE ULTIME NOVITA': QUATTORDICESIMA E MINIME

 

Pensioni, addio Isee e si va dritti verso la quattordicesima. Nel complesso lavoro di stesura della legge di Stabilità, al capitolo pensioni, i tecnici di Palazzo Chigi e del ministero dell'Economia pare si stiano orientando verso un intervento sulle quattordicesime, l’assegno in più incassato a luglio da chi prende fino a 750 euro al mese, accantonando invece l’aumento degli assegni delle pensioni minime. Quelli da 500 euro al mese, che erano stati inizialmente gettonati dal presidente del Consiglio Matteo Renzi.

Quello che non andrebbe secondo gli stretti collaboratori del premier, che hanno così aperto alle indicazioni dei sindacati, sarebbe il troppo complicato filtro del riccometro, l'Isee che misura reddito e patrimonio dell’intero nucleo familiare. Le associazioni di rappresentanza dei lavoratori avevano contestato l’intervento sulle minime perché in buona parte dei casi quel tipo di assegno non è coperto dai contributi versati nel corso della vita lavorativa.

Aumentarle tutte senza distinzioni non sarebbe stato equo. Inoltre, l'intervento sulle pensioni minime, attraverso un'estensione del bonus da 80 euro o con un assegno aggiuntivo, costerebbe troppo alle casse dello Stato. Con la quattordicesima, l’assegno arriverà a un milione di persone in più, alzando da 750 a 1000 euro al mese l’asticella massima per averne diritto, con un piccolo aumento, non più del 20 %, anche per chi la q uattordicesi ma la prende già.

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