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Economia
Pensioni oggi, ultime notizie sulla riforma: ancora voucher e al via il Sia

La riforma delle pensioni ormai si avvicina al momento decisivo e finalmente il Ministro Paoletti chiarisce quali sono i punti più importanti da inserire nel testo della riforma. 

 

Dopo mesi di incertezze e di continue ipotesi finalmente il Ministro Poletti si sbilancia e mette in luce le manovre che sono più importanti per il Governo.

A quanto detto dal Ministro Poletti la manovra sulle pensioni dovrebbe “partire dai più deboli” e di conseguenza mettere in primo piano usuranti, esodati, precoci e pensionati con assegno minimo.

Il Ministro Poletti chiarisce inoltre che le manovre per riformare il settore pensionistico devono andare di pari passo con la riforma del lavoro e dei contratti.

Per far ripartire il Paese non si possono contrapporre le manovre per le politiche del lavoro a quelle per l’uscita da esso.

Poletti - scrive https://www.forexinfo.it - sembra quindi disposto a mettere in primo piano i lavoratori più deboli e a ricucire lo strappo con l’elettorato. La riforma delle pensioni dovrà servire anche a questo: cercare di far avere maggiore fiducia nel Governo.


Lo stesso Cesare Damiano, parlando della sua agenda sociale, aveva messo in chiaro come solo creando una riforma intelligente il partito sarebbe potuto ripartire.

Quali sono le priorità del Governo per la riforma delle pensioni? Cosa ha dichiarato Poletti? Vediamo insieme le ultime dichiarazioni del Ministro e cosa dovrebbe rientrare nella riforma pensioni di settembre.

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Pensioni, novità: Poletti chiarisce i piani del Governo

Il Ministro del Lavoro sembra aver fatto luce sui piani che al momento ha il Governo per la riforma delle pensioni. Si parla di equità sociale e di portare un aiuto concreto ai migliaia di lavoratori che si trovano in difficoltà, ma anche di creare delle manovre per il lavoro.
Le manovre di maggiore importanza saranno quelle dell’aumento delle minime e dell’Ape senza penalizzazioni.

Grazie a queste due proposte si riuscirebbero ad aiutare i lavoratori che maggiormente soffrono per la Legge Fornero. Di certo nella riforma entrerà l’Ape, come ormai è chiaro da mesi, e le ricongiunzioni onerose. Poletti dice infatti, in un’intervista al Corriere della Sera:

Certamente vogliamo sostenere le pensioni minime, varare l’Ape e risolvere la questione delle ricongiunzioni onerose, è una questione di equità: non possiamo far pagare altri costi a chi ha già versato i contributi ma in gestioni diverse.

L’Ape senza penalizzazioni potrebbe quindi essere un modo per risolvere quello che i sindacati hanno già decretato un fallimento. Le parti sociali si sono sempre schierate contro il progetto del prestito per il pensionamento anticipato e hanno invece chiesto in più occasioni la correzione della Legge Fornero.

Secondo Annamaria Camusso nessun lavoratore vorrà indebitarsi alla fine del percorso lavorativo e la manovra del Governo sarà un insuccesso. Poletti però non ritiene che questo sarà il destino dell’Ape, dal momento che verranno varati dei piani di aiuti per non far pesare le penalizzazioni su alcune categorie di lavoratori.
Tra questi potrebbero anche rientrare i lavoratori precoci e quelli delle categorie usuranti.

 

Pensioni ultime notizie: il Ministro Poletti parla di lavoro e politiche sociali, da settembre parte il Sia

 

La riforma delle pensioni dovrà andare di pari passo con delle nuove politiche per il lavoro. L’idea di Poletti è quella di creare un voucher tra i 2 mila e i 5 mila euro che i disoccupati possano spendere nei Centri per l’impiego. Il suddetto aiuto verrà versato alle casse del CPI solo se entro 6 mesi il centro avrà trovato un posto di lavoro alla persona.

Il voucher è stato ideato per oltre 50 mila lavoratori che in questo modo potrebbero essere ricollocati sul mercato del lavoro. Un sistema che ancora non è chiaro in che modo funzionerà e soprattutto come potrà aiutare il lavoratore a trovare un nuovo impiego, ma che al momento il Ministro è intenzionato a mettere in atto.

Inoltre dal 2 settembre partirà un piano di potenziamento per il Sia (sostegno per l’inclusione attiva a favore dei poveri) che vedrà un gettito di 750 milioni di euro e provvedimenti a favore dell’inclusione.
Ad essere interessati dalla manovra saranno un milione di persone, di cui 500 mila sono bambini, che al momento vivono in condizioni di povertà ed indigenza.

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