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Economia
Pensioni, quattordicesima per le minime: Patto della Lavagna sulle pensioni

Pensioni minime: Renzi: raddoppieremo la quattordicesima

"Alle pensioni minime, a quelli che arrivano fino a 750 euro, viene data oggi una quattordicesima, circa 40 euro al mese. A questi raddopiamo la quattordicesima, in un'unica soluzione". Così sulle pensioni  il presidente del consiglio, Matteo Renzi, a Quinta Colonna, su Rete Quattro. Per quanto riguarda le pensioni minime ha infatti sottolineato "l'obiettivo e' avvicinarci a mille euro".

Pensioni, Renzi: si lavora per famiglie con disabili e esodati

Sulle pensioni il governo "sta lavorando" per far sì che il taglio dell'assegno per chi va in pensione anticipata, per alcune categorie come i genitori di figli disabili, esodati o lavoratori impegnati nei lavoratori usuranti, sia non del 5% l'anno ma dell', ha detto anche Renzi su Rete4. "Ci si sta provando - ha aggiunto - Prima di aver la certezza bisogna aspettare la legge di Bilancio che andra' in discussione il 20 ottobre".

Pensioni, Renzi: si accedera' ad Ape solo su base volontaria

"La questione delle pensioni e' molto delicata e non faccio promesse invano. Gli ottanta euro non andavano ai pensionati. Abbiamo fatto una misura che riguardava il lavoro, poi la tassa sulla prima casa e tasse agricole. Quello che restava fuori sono le pensioni. Ora vogliamo dare una mano". Lo ha detto Matteo Renzi, presidente del consiglio, a Quinta Colona, su Rete Quattro. "Quest'anno si fanno Ires e Iri, si abbassano tutte e due. l'Altra cosa sono le pensioni", ha aggiunto Renzi. "A quelli che non sono potuti andare in pensione per la legge Fornero daremo l'Ape, un anticipo, in cambio di circa il cinque per cento in meno. E' una scelta, nessuno decidera' per conto degli altri. Si tratta di persone che sono state fregate, ma non voglio essere demagogico: hanno un po' esagerato lo scalone", ha spiegato ancora il premier.

Pensioni, Renzi: per alcune categorie pensiamo 1% in meno con Ape

"Con Ape uno va via con il 95 per cento dello stipendio. Per determinate categorie, chi ha parenti disabili da accudire e chi e' disoccupato e chi ha particolari tipi di lavori usuranti, si cerca di fare non il 95 per cento, ma il 99 per cento". Lo ha detto il presidente del consiglio, Matteo Renzi, a Quinta Colonna, su Rete Quattro. Per tutto questo, ha aggiunto Renzi, "bisognera aspettare la legge di stabilita'".

Pensioni, Renzi siglia il 'Patto della Lavagna'


Il 'Patto della lavagna', lo chiama Matteo Renzi ben memore del piu' noto 'contratto con gli italiani', siglato da Silvio Berlusconi nello studio di Porta a Porta. Stavolta la location e' offerta da Mediaset, lo studio e' quello di Quinta Colonna del giornalista Del Debbio. Renzi, un po' stupito, vede comparire una lavagna bianca, con tanto di pennarelli. "L'importante e' che non mi portiate la scrivania...", commenta ironico. Le battute tra il giornalista, conterraneo del premier, e Renzi si susseguono. "Il pennarello rosso non c'e'. Il suo editore non puo' proprio vederlo quel colore...", sorride Renzi. Del Debbio, ribatte: "Sai che me ne importa a me. Ecco il pennarello rosso...".

Si passa ai contenuti del 'patto della lavagna'. Il primo riguarda le pensioni, con l'obiettivo di arrivare alla soglia dei mille euro per la quattordicesima di quelle minime, fino a 750 euro. Spiega Renzi: "Alle pensioni minime, a quelli che arrivano fino a 750 euro, viene data oggi una quattordicesima, in un'unica soluzione. L'obiettivo, dunque, e' avvicinarsi il piu' possibile ai mille euro", raddoppiando questa somma che andrebbe a costituire una sorta di ottanta euro per i pensionati, sebbene concessi in una unica soluzione. "La questione delle pensioni e' molto delicata e non faccio promesse invano. Gli ottanta euro non andavano ai pensionati", ha proseguito il premier. "Abbiamo fatto una misura che riguardava il lavoro, poi la tassa sulla prima casa e tasse agricole. Quello che restava fuori sono le pensioni. Ora vogliamo dare una mano. Quest'anno si fanno Ires e Iri, si abbassano tutte e due. L'altra cosa sono le pensioni: a quelli che non sono potuti andare in pensione per la legge Fornero daremo l'Ape, un anticipo, in cambio di circa il cinque per cento in meno. E' una scelta, nessuno decidera' per conto degli altri". Per alcune categorie, tuttavia, questa percentuale potrebbe essere anche minore: "Con Ape uno va via con il 95 per cento dello stipendio. Per determinate categorie, chi ha parenti disabili da accudire e chi e' disoccupato o, ancora, chi ha particolari tipi di lavori usuranti, si cerca di fare non il 95 per cento, ma il 99 per cento".

Capitolo referendum: il premier si fa contabile e, sfidato dal giornalista, accetta di elencare voce per voce i risparmi della riforme che, per lui, ammontano a molto piu' dei 49 milioni l'anno di cui "parlano alcuni giuristi". Al termine del conteggio, Renzi cerchia la cifra di 500 milioni di euro. Ai 350 milioni derivanti dalla cancellazione delle Province, spiega, si aggiungono 80 milioni risparmiati dagli stipendi dei senatori, e l'ammontare delle spese di funzionamento del Senato. Infine i risparmi sugli stipendi dei consiglieri regionali che andranno ad occupare gli scranni del nuovo Senato: "Che non e' poco", ha chiosato il premier.

 

 

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