Petrolio, allarme sanzioni all'Iran. Rischia l'approvvigionamento mondiale
Campanello d'allarme dell'AIE, l’Agenzia internazionale per l’energia
Da novembre partono le sanzioni petrolifere contro l’Iran ed è già allarme. L’AIE, l’Agenzia internazionale per l’energia, afferma che le sanzioni degli USA potrebbero rendere molto impegnativo il mantenimento dell’approvvigionamento petrolifero mondiale.
“Con l’entrata in vigore delle sanzioni contro l’Iran, probabilmente in combinazione con problemi di produzione altrove, potrebbe rendere impegnativo il mantenimento dell’approvvigionamento globale ed esaurirebbe il cuscinetto di capacità di riserva di petrolio del mondo (…) le prospettive di mercato potrebbero essere molto meno calme a questo punto di quanto non siano oggi”.
Il nuovo pacchetto di sanzioni che verranno imposte da Washington a Teheran - si legge su www.wallstreetitalia.com - riguardano oltre al petrolio, anche banche e settori della cantieristica e delle spedizioni navali.
"Chiunque farà affari con l’Iran, non farà affari con gli Stati Uniti”, ha scritto su Twitter Donald Trump, rivolgendosi indirettamente all’Unione europea. Ma Bruxelles non sembra voler rimanere a guardare e la responsabile della politica estera della Ue, Federica Mogherini, lancia un appello alle imprese europee: andate avanti con i vostri affari e i vostri investimenti con Teheran. Anche lItalia prende posizione e il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha affermato che il governo “limiterà al massimo l’impatto negativo” delle nuove sanzioni degli Stati Uniti alla Repubblica islamica sulle aziende italiane.
“Se occorrono supplementi di verifica e di controllo [sul programma nucleare iraniano] secondo me l’Italia deve essere disponibile a orientare i rapporti in questa direzione (…) Non ci sottraiamo agli impegni fin qui sottoscritti ma siamo disponibili a verificare e a valutare eventuali aggiornamenti anche in direzione più rigorosa.