A- A+
Economia
Petrolio boom, l'Opec trova l'intesa e taglia la produzione

Le Borse europee chiudono in rialzo trainate dai titoli energetici dopo la decisione dell'Opec di tagliare la produzione. La piazza finanziaria migliore e' Milano dove l'Ftse Mib guadagna il 2,23% dove brillano, oltre agli energetici, anche i bancari dopo le rassicurazione di ieri della Bce. L'Ftse 100 di Londra avanza dello 0,17% a 6.783,79 punti, il Cac 40 di Parigi chiude in rialzo dello 0,59% a 4.578,34 punti, il Dax 30 di Francoforte sale dello 0,19% a 10.640,30 punti. Vola anche Wall Street con il Dow Jones e lo S&P 500 che toccano nuovi record sempre per via del taglio della produzione di petrolio.

PIAZZA AFFARI - Chiusura di seduta in forte rialzo per la Borsa trascinata oggi dai titoli petroliferi dopo l'accordo in sede Opec sul taglio alla produzione. L'indice Ftse Mib termina con un progresso del 2,23% a 16.930 punti, mentre l'All Share guadagna il 2,05%. Piazza Affari bissa cosi' il rimbalzo gia' messo a segno martedi', con un'altra giornata che l'ha vista staccare la pattuglia dei mercati europei. Nel pomeriggio l'accelerazione decisiva sulle voci, e poi sulla conferma, dell'accordo che vedra' i paesi petroliferi ridurre la produzione di 1,2 milioni di barili al giorno, a cui si aggiungono 600 mila barili dai paesi extra Opec. Sul fronte macroeconomico hanno aiutato i segnali di ripresa dell'inflazione in Italia e in misura maggiore nell'Eurozona. Negli Usa buoni dati sull'aumento dei posti di lavoro e sulla crescita dei redditi personali oltre le attese.
Eni chiude con un progresso del 3,79%, su anche Saipme con un +9,61% e Tenaris a +6,58%. Tra gli altri energetici Snam guadagna il 3,98%, A2A l'1,17%. Sempre positivi i titoli bancari, con Monte Paschi che guadagna il 5,68%; Banco Popolare sul +4,30%, Bpm +4,48%. Bene Intesa (+2,85%), Unicredit sale del 4,23%, Mediobanca +3,75%. In evidenza anche i finanziari come Generali, Unipol e Fineco. Sul resto del listino Fca sale dell'1,11%, Atlantia guadagna il 2,90%, Yoox cede il 2,30%.

LA DECISIONE DELL'OPEC FA VOLARE IL PREZZO DEL PETROLIO - L'Opec ha deciso di tagliare la produzione a 32,5 milioni di barili al giorno, con una riduzione di circa 1,2 milioni di barile. Lo ha annunciato il ministro del petrolio del Kuwait, confermando quanto trapelato da fonti. Si tratta del primo taglio concordato della produzione tra i membri dell'organizzazione. Kuwait, Venezuela e Algeria hanno deciso di monitorare il rispetto dell'accordo Opec. L'Opec incontrerà i produttori non-Opec il 9 dicembre. I future del Wti statunitense sono balzati al +9% a 49,25 dollari al barile, pari a una crescita di 4,02 dollari, dopo l'annuncio che anche la Russia si è impegnata per un taglio di 300 mila barili al giorno, in un contesto di 600 mila barili di riduzione atteso dai Paesi non-Opec. Il Brent è balzato di 3,79 dollari, o il +8,2%, a 50,17 dollari al barile.

Tags:
borse opec petrolio





in evidenza
Affari in rete

Guarda la gallery

Affari in rete


motori
Nuova Porsche Cayenne GTS 2024: una sportiva per tutti giorni

Nuova Porsche Cayenne GTS 2024: una sportiva per tutti giorni

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.