Economia
Pfizer scorpora il Viagra. Fusione con Mylan per i farmaci generici

Il colosso Usa si concentrerà sui vaccini e sui farmaci ancora protetti da brevetti o dall'esclusiva
Pfizer ha annunciato un accordo che porterà allo scorporo delle attività della divisione Upjohn, legate ai farmaci i cui brevetti sono scaduti e che quindi competono con i cosiddetti generici, e alla loro fusione con il gruppo Mylan. La transazione, interamente in azioni, porta alla nascita di un colosso mondiale di medicine a basso costo e permette a Pfizer di concentrarsi su vaccini e farmaci ancora protetti da brevetti o dall'esclusiva. Unendo le forze, le due aziende puntano a risollevare le vendite di farmaci non piu' venduti in esclusiva.
E' il caso, per esempio, del Viagra, di Lyrica e di Lipitor per Pfizer. In base all'intesa, ogni azione Mylan, gruppo famoso per le sue EpiPen, sara' convertita in un'azione della nuova azienda. I soci di Pfizer controlleranno il 57% del nuovo gruppo e quelli di Mylan il 43%. L'operazione è stata approvata dai cda delle due societa'. La nuova azienda, si legge in un comunicato congiunto, avra' vendite nel 2020 di 19-20 miliardi di dollari, un Ebitda adjusted di 7,5-8 miliardi e sinergie di 1 miliardo l'anno entro il 2023. Pfizer e Mylan - che ha sede fiscale in Olanda ma e' gestita dagli Usa - gia' lavorano insieme.
La prima produce gli iniettori per le EpiPen della seconda. Insieme le due aziende vendono farmaci generici in Giappone. La nuova azienda avra' come presidente esecutivo l'attuale presidente del cda di Mylan, Robert Coury. Michael Goettler, presidente di Upjohn (le attivita' di Pfizer cosiddette "off-patent"), sara' il Ceo del gruppo nascente. Rajiv Malik, presidente di Mylan, sara' presidente.
Gli attuali Ceo e direttore finanziario di Mylan, rispettivamente Heather Bresch e Ken Parks, lasceranno Mylan a transazione completata. Il cda del nuovo gruppo includera' il Ceo e il presidente esecutivo oltre a 8 persone scelte da Mylan e tre da Pfizer. La nuova azienda avra' domicilio fiscale in Usa con "centri globali" a Pittsburgh (Pennsylvania), Shanghai (Cina) e Hyderabad (India).
La transazione mette fine all'analisi strategica che Mylan ha lanciato ormai 10 mesi fa e di cui non ha piu' fornito aggiornamenti da maggio. Da allora il titolo ha perso il 35% e rispetto al record toccato nella primavera del 2015 ha ceduto il 75%. Nel pre-mercato al Nasdaq vola del 13,4% a 20,94 dollari. Pfizer invece perde il 2,4% a 42 dollari; da inizio anno ha perso l'1,3% e negli ultimi 12 mesi e' salito del 12%.
Pfizer ha chiuso il secondo trimestre del 2019 con utili in rialzo del 30% annuo a 5 miliardi di dollari e ricavi in calo del 2% a 13,26 miliardi. Il gruppo ha ritoccato al ribasso le previsioni per l'esercizio intero per riflettere - si legge in una nota - la creazione di una joint venture con GlaxoSmithKline nelle attivita' di consumer health (cosa che ha ridotto le stime sui ricavi di 1,5 miliardi e sugli utili di 3 centesimi). La revisione include anche l'effetto del completamento dell'acquisto di Therachon Holding e quello atteso di Array BioPharma (gruppo comprato per 10,6 miliardi di dollari). In questo caso l'effetto negativo e' stato di 4 centesimi per azione sulle stime sugli utili adjusted.
Pfizer si aspetta un fatturato annuo di 50,5-52,5 miliardi di dollari e non piu' di 52-54 miliardi, sotto il consenso per 53,2 miliardi. Gli utili per azione pro forma sono visti a 2,76-2,86 e non piu' a 2,83-2,93 dollari ad azione contro attese degli analisti per 2,91 dollari. Le spese adjusted in ricerca e sviluppo sono state ritoccate a 7,9-8,3 miliardi da 7,8-8,3 miliardi.
Se con lo scorporo di Upjohn il portafoglio di Pfizer si alleggerisce, la sua cassa si arricchisce. Upjohn - che nel secondo trimestre ha registrato un calo dell'11% dei ricavi a 2,8 miliardi - emettera' 12 miliardi di dollari di bond prima dello scorporo e Pfizer incassera' il ricavato.