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Piazza Affari ai massimi da 17 anni: i super-ricchi scelgono l'Italia
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Piazza Affari ai massimi da 17 anni: i super-ricchi scelgono l'Italia

È stato un breve momento. Nel linguaggio finanziario, si potrebbe dire che abbiamo toccato il massimo, ma per un istante, Piazza Affari ha regalato un sorriso agli investitori martellati da anni di repentini crolli, fallimenti bancari e crisi globali. Per un breve momento, l'indice principale, il Ftse Mib, ieri ha raggiunto i 34.000 punti. A titolo informativo, era il livello raggiunto nel 2008, un anno nefasto per i mercati, segnato dal crollo della banca d'affari Lehman Brothers. È durato solo un attimo, naturalmente, poiché subito dopo l'indice è ritornato sui suoi passi, chiudendo praticamente allo stesso valore di partenza, a 33.940 punti. Questo è quanto riportato da Il Tempo.

Certamente, siamo ancora lontani dai 42.000 punti sfiorati nel 2007, ma il segnale è forte e chiaro. Le economie dei Paesi del Nord non brillano, ma quelle del Sud, tra cui l'Italia, ora attirano l'attenzione dei grandi fondi internazionali, che stanno rastrellando capitale di rischio "made in Italy". In una settimana che potrebbe segnare l'inizio della fine delle politiche monetarie restrittive, con l'attesa mossa della Fed statunitense (per la BCE non è Traino Milano, ma la spinta è data principalmente dalle banche, il cui taglio dei tassi potrebbe ancora scatenare un vero e proprio boom), i mercati vedono opportunità nelle azioni italiane e le stanno acquistando, spingendo al rialzo i prezzi.

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Non solo. Anche le aste dei Btp stanno registrando una forte domanda e lo spread, che misura la differenza di rendimento tra i titoli di Stato italiani e quelli tedeschi, continua a ridursi. Questo indica che anche sul mercato secondario l'Italia è considerata un porto sicuro per gli investitori.

Il raggiungimento dei 34.000 punti è "un'impresa storica e significativa che riflette lo stato di salute dell'economia italiana e sottolinea ancora una volta l'attrattività del nostro Paese e del nostro principale indice di borsa", ha sottolineato il ministro delle Imprese e del "made in Italy", Adolfo Urso. A sostenere il mercato azionario milanese, come succede da un po' di tempo, sono soprattutto i titoli bancari, favoriti dall'incremento dei tassi di interesse che la Banca centrale europea intende mantenere elevati ancora per un po'. Ieri sono stati particolarmente positivi Banco Bpm (+1,83%), Bper (+1,99%) e Popolare di Sondrio (+1,94%) al loro debutto nel paniere principale.

Tuttavia, c'è una critica da fare: il peso eccessivo dei titoli finanziari nell'impennata verso nuovi record. Ma coloro che conoscono bene il mercato ora confidano nel taglio dei tassi, non solo per riportare liquidità sui mercati, ma anche per rilanciare l'economia manifatturiera, legata soprattutto alle medie aziende quotate sulle borse più piccole di Milano. Se ciò accadrà (e le previsioni indicano che avverrà nel secondo semestre del 2024), i 34.000 punti saranno solo un punto di partenza.






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