Piazza Affari chiude in calo a -1,69%. Spread Btp-Bund in rialzo a quota 322
Soffrono i titoli finanziari, tecnologici e industriali
Piazza Affari chiude sui minimi di giornata, tornando al livello di marzo 2017. Il Ftse Mib, che stamattina era partito in positivo, alla fine delle contrattazioni era in rosso dell'1,69%. A spingere al ribasso la Borsa Italiana una serie di fattori: l'andamento negativo di Wall Street, le tensioni sulla manovra e la risalita dello spread a quota 322 sono fra le principali.
A soffrire sono soprattutto il comparto finanziario, con le banche e le assicurazioni in rosso, ma anche tecnologici e industriali. Fra gli istituti di credito da segnalare le perdite del Banco Bpm, che ha lasciato sul terreno il 4,76%, e di Ubi (-4,14%); le vendite hanno spinto in pesante rosso anche Intesa Sanpaolo, Unicredit e Bper. Limita le perdite, fra gli assicurativi, Generali (-0,54%) che si giova dei movimenti dei soci italiani sul titolo. Nell'industria scivolano Fca, dopo i rialzi dei giorni scorsi, ma anche Prysmian e Leonardo. Ben intonato il lusso, spinto anche dai conti della francese Kering: bene Moncler, +2,29%, ma salgono anche Luxottica e Ferrari.
Denaro su Campari, ma la maglio rosa spetta a Saipem, che sospinta dai conti dei nove mesi sale del 6,35%; anche Stm ha presentato oggi la trimestrale, ma il mercato ha bocciato le prospettive dell'azienda, mandandola in rosso di oltre il 10%. Fuori dal paniere principale le promozioni degli analisti sostengono Piaggio, che sale di oltre il 4%; scivolone per Danieli, che crolla del 14% dopo aver tagliato le stime per i prossimi esercizi.
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