Pil, Italia in stagnazione. E torna a salire anche la disoccupazione
L'Istat peggiora la stima annua del Pil nel 2° trimestre. Il tasso dei senza lavoro cresce di uno 0,1% al 9,9%. Incremento anche per quello giovanile al 28,9%
Dopo cinque trimestri di stagnazione, se non cambierà nulla, l'economia italiana quest'anno non avrà prodotto alcun miglioramento. Secondo quanto ha fatto sapere infatti l'Istat, nel secondo trimestre il Pil, espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2010, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è rimasto invariato rispetto al trimestre precedente ed è diminuito dello 0,1% nei confronti del secondo trimestre del 2018.
L'istituto centrale di statistica guidato da Mario Blangiardo ricorda che la variazione congiunturale del Pil diffusa in occasione della stima preliminare del 31 luglio era risultata anch'essa pari a zero e la variazione tendenziale risultava nulla. Il tutto con una giornata lavorativa in più sia rispetto al trimestre precedente sia rispetto al secondo trimestre del 2018. La variazione acquisita per il 2019 èpari a zero. "Prosegue la fase di sostanziale ristagno dell'attività economica iniziata nel secondo trimestre 2018", commentano all'Istat.
La stagnazione fa sentire i suoi effetti anche sul mercato del lavoro, dove a luglio, dopo cinque mesi consecutivi di crescita, a luglio l'occupazione è in lieve calo nel confronto mensile. Il tasso di occupazione scende al 59,1% (-0,1 punti), mentre su base tendenziale segna un aumento di 0,6 punti; il tasso di disoccupazione contestualmente sale al 9,9%, segnando un aumento di 0,1 punti su mese e un calo di 0,5 punti su anno.
In particolare, segnala Istat, diminuiscono, dopo quattro mesi di crescita, i lavoratori dipendenti sia permanenti sia a termine, mentre aumentano gli indipendenti; aumentano i disoccupati e diminuiscono gli inattivi. Nel confronto trimestrale permane la crescita dell'occupazione e il calo della disoccupazione gia' osservati nei mesi precedenti.
A luglio la stima degli occupati risulta in calo rispetto al mese precedente (-18 mila) per entrambe le componenti di genere; cala tra i 35-49enni (-45 mila), mentre aumenta nelle altre classi d'eta'. Si registra una diminuzione dei dipendenti, sia permanenti sia a termine (-46 mila nel complesso), tornano a crescere gli indipendenti (+29 mila), dopo il calo registrato a giugno. Le persone in cerca di occupazione sono in aumento (+1,1%, pari a +28 mila unita').
La crescita riguarda entrambe le componenti di genere ed e' distribuita in tutte le classi d'eta', a eccezione dei 25-34enni. Gli inattivi sono in calo (-0,2%, -28 mila unita') per entrambe le componenti di genere e il tasso di inattivita' resta al 34,2%. Su base annua l'occupazione risulta in crescita (+0,8%, pari a +193 mila unita') sia per le donne che per gli uomini, in tutte le classi d'eta', fatta eccezione per i 35-49enni. La crescita e' trainata dai dipendenti (+200 mila), mentre sono in calo gli indipendenti (-7 mila). Nei 12 mesi i disoccupati calano del 4,5% (-121 mila unita') e gli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-1,2%, pari a -163 mila).
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