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Economia
Più pensionati che lavoratori entro il 2050. L'Ocse lancia l'allarme anziani

E' allarme anziani: l'Istat certifica che aumentano i disoccupati tra i 35 e i 49enni, mentre l'Ocse mette in guardia dal fatto che in alcuni Paesi come l'Italia, entro il 2050 "il numero di persone anziane fuori dal mercato del Lavoro potrebbe essere quasi uguale o superiore a quello dei lavoratori". Nel nostro Paese, comunque, a luglio il tasso di disoccupazione è salito dello 0,1%, al 9,9% mentre dopo la crescita registrata nei primi mesi dell'anno, a luglio la stima degli occupati risulta in lieve calo rispetto al mese precedente; il tasso di occupazione passa al 59,1% (-0,1 punti percentuali).

lavoro operaio
 

E se aumenta l''occupazione giovanile, ossia nella classe d'età tra i 15 e i 24 anni, i 35-49 enni stentano a trovare un posto di lavoro visto che a luglio ne sono registrati 45 mila in meno e 19 mila disoccupati in più. Tengono, seppur di poco, le altre fasce d'eta'. Tra i 25 e i 34 anni ci sono stati 5 mila occupati in piu', e 21 mila disoccupati in meno ma anche 7 mila inattivi in piu'. Nella fascia d'eta' degli oltre 50enni, si sono registrati 7 mila occupati in piu' ma anche 5 mila disoccupati in piu'. Gli inattivi invece calano di 11.000 unita'.

I dati Istat rilevano inoltre che nel trimestre maggio-luglio 2019 l'occupazione mostra invece segnali consistenti di crescita rispetto ai tre mesi precedenti (+0,4%, pari a +101 mila unità), di maggiore intensità per gli uomini. E se per età si registrano segnali positivi tra i 15-24enni e gli ultracinquantenni, ci sono segnali negativi tra i 35-49enni e di sostanziale stabilita' tra i 25-34enni, confermando quindi le difficolta' di trovare un lavoro per gli over 35.

Citando espressamente l'Italia, l'Ocse invita quindi i governi a "promuovere maggiori e migliori opportunita' di Lavoro in eta' avanzata per proteggere il tenore di vita e la sostenibilita' delle finanze pubbliche". Ritardando l'eta' media alla quale i lavoratori anziani lasciano la forza Lavoro e riducendo il divario di genere nella partecipazione alla forza Lavoro in eta' piu' giovane, la percentuale del 50% ed oltre di persone anziane fuori dal mercato del lavoro per l'area Ocse potrebbe essere ridotto ad appena il 9%.

Secondo i dati Ocse, sulla base degli attuali modelli pensionistici, il numero di persone anziane (50+) fuori dalla forza Lavoro a causa dell'inattività o del pensionamento che dovranno essere sostenute da ciascun lavoratore potrebbe aumentare di circa il 40%, passando da 42 per 100 lavoratori nel 2008 a 58 per 100 lavoratori nel 2050 in media nell'area Ocse. 

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