Popolari, Pesco (M5S): ‘’Renzi sfiduciato e Bankitalia non più intoccabile"
"Il sistema bancario rischia il caos"
Dopo i danni del decreto salvabanche che ha colpito ingiustamente i piccoli azionisti, ora la sospensione della riforma delle banche popolari per l’intervento del Consiglio di Stato, accresce la sfiducia dei risparmiatori sia verso il Premier Renzi che la stessa Banca d’Italia. E’ quanto sottolinea Daniele Pesco, capogruppo M5S alla Commissione finanze della Camera.
Secondo Pesco, intervistato da Affari Italiani, il rinvio al giudizio della Consulta del decreto sulle Banche Popolari che prevedeva l’intervento di Banca d’Italia, che con una circolare toglieva ai soci delle popolari la possibilità di essere risarciti, se non volevano restare azionisti dopo la trasformazione in Spa, ha messo soprattutto in dubbio il ruolo della Banca d’Italia e in particolare la sua azione in deroga alle leggi.
‘’ E ciò – rileva - al di là delle conseguenze sulla riforma che il governo dovrà aggiustare secondo le indicazioni del Consiglio di Stato e della Consulta (troverà il modo di aggiustare), insieme alla recente sentenza che ha assolto gli amministratori di Banca Etruria dall’intralcio alla Vigilanza, è un forte colpo a quell'ingiustificata intoccabilita' di Bankitalia.’’
Più che a superficialità e scarsa conoscenza dei mercati, accuse che vengono rivolte al Premier Renzi dagli stessi colleghi del Pd , come Francesco Boccia, Presidente Commissione Bilancio e Tesoro, per il parlamentare cinquestelle le maldestre manovre sulle banche si spiegano piuttosto con la fretta del governo di coprire le responsabilità politiche dei buchi degli istituti di credito.
‘’Tanto che ora per il Monte dei Paschi – precisa – per paura che qualcuno metta mano alle sofferenze e si possa conoscere a chi fanno capo, si opera per aggregarle e destinarle a quel compratore che garantisca soprattutto la segretezza.’’
Per Pesco le difficoltà del sistema bancario risalgono al fatto che sia il governo che Bankitalia non siano riusciti a far comprendere alla Bce che le nostre Banche non erano pronte per l’adozione di coefficienti patrimoniali più severi. ‘’ E’ già costato molto, e ora con la sospensione della riforma delle popolari siamo in pieno caos.’’ Conclude amaramente Pesco, non trovando altro da consigliare ai risparmiatori ‘’di non perdere la voglia di combattere.’’