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Economia
PopVicenza e Veneto Banca, Atlante mollerà la presa

Dopo averci investito quasi 3 miliardi e mezzo di euro, Atlante si appresta a lasciare le redini di Popolare Vicenza e Veneto Banca, che ora controlla al 99%. "E' molto probabile che a breve non saremo piu' azionisti di riferimento di questi istituti - ha detto un rappresentante del Fondo, Alessandro De Nicola. Servono nuove e ingenti ricapitalizzazioni non alla portata di investitori privati". Atlante fara' un passo indietro quando si compiranno il progetto di fusione fra le due banche e l'ingresso dello Stato, che interverra' nel rafforzamento complessivo da 6,4 miliardi di euro chiesto dalla Bce. Prima, pero', dovra' arrivare il via libera della Commissione europea. In attesa della risposta, a Volpago del Montello (Treviso) e alla fiera di Vicenza le assemblee dei soci hanno approvato i bilanci 2016 dei due istituti, entrambi in rosso: di 1,5 miliardi di euro Veneto Banca e di 1,9 miliardi Popolare di Vicenza.

Sui tempi della decisione dell'Ue, l'a.d. di Veneto Banca, Cristiano Carrus, e' stato ottimista: "Saranno veramente molto brevi". Ma il salvataggio non e' scontato, tanto che, parole di Viola, "il presupposto della continuita' aziendale e' ancora incerto". Qualche segnale positivo pero' c'e'. "La fuoriuscita di depositi da qualche settimana si e' arrestata ed e' stata sostituita da un lento e graduale recupero", ha spiegato Viola. Cosi' come e' stata accolta come un segnale di fiducia la decisione della gran parte dei soci di lasciare sui conti delle due banche i soldi delle transazioni con cui sono stati indennizzati. I nuovi piani industriali prevedono "una significativa riduzione sotto il profilo del personale" e delle filiali, ha ribadito Viola. La prospettiva ha messo sul piede di guerra i sindacati, che hanno manifestato davanti alla fiera di Vicenza, minacciando una "mobilitazione di categoria in tutta Italia al primo tentativo di licenziamento".

Le due assemblee, seppur vivaci, per presenza di soci e animosita' non hanno certo ricordato quelle affollatissime e infuocate dell'anno scorso, quando erano ancora freschi i flop delle passate gestioni. Ma non sono mancati gli interventi drammatici. "Sono due anni che mia madre piange, ha 81 anni - ha detto un azionista della banca vicentina, Antonio Sella - Due anni che prendo antidepressivi. Ho perso i capelli, non dormo la notte". Mentre il socio Vittorio Gemo ha provato a scherzare: "Venivo e sembrava una festa, invece mi stavano facendo la festa".

Le critiche non hanno risparmiato la gestione 2016, anche se, grazie al voto negativo di Atlante, l'ex ad della Popolare di Vicenza, Francesco Iorio, ha evitato l'azione di responsabilita'. E anche Viola e' stato preso di mira per l'imputazione coatta legata alle vicende penali di Mps. "La nostra convinzione e' che abbia agito rispettando la legge e i regolamenti, facendo l'interesse della banca", ha pero' detto il vicepresidente dell'istituto vicentino, Salvatore Bragantini, trovando una spalla nel presidente Gianni Mion: "Mi associo".

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