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Economia
Poste Italiane: contributo a Pil, occupazione, reddito e PA nel Bilancio 2018

Poste chiude l'anno con utile netto pari a 1,399 miliardi, 709 milioni in più rispetto al precedente esercizio (+97%), superando gli obiettivi del piano industriale “'Deliver 2022”; ricavi in aumento del 2,2% a 10,864 miliardi. Via libera dei soci anche alla distribuzione del dividendo: con una cedola pari a 0,441 euro per azione, in aumento del 5% rispetto al 2017, Poste staccherà un assegno da 168 milioni per l'azionista Tesoro e da 201 milioni per l'azionista Cdp.

Su proposta del Consiglio di Amministrazione è stato deliberato un dividendo per l’intero esercizio 2018 pari a 0,441 euro per ciascuna delle azioni ordinarie che risulteranno in circolazione il 24 giugno 2019, data prevista per lo “stacco cedola”, escluse le azioni proprie in portafoglio a tale data. Tale dividendo verrà messo in pagamento, al lordo delle eventuali ritenute di legge, a decorrere dal 26 giugno 2019, previo stacco della cedola n. 4 in data 24 giugno 2019 e record date (ossia data di legittimazione al pagamento del dividendo) in data 25 giugno 2019. 

La presidente di Poste, Maria Bianca Farina, ha aperto l'assemblea degli azionisti sottolineando gli "aspetti centrali della strategia d'impresa e gli obiettivi raggiunti grazie al grande contributo di tutte le persone di Poste. Farina ha messo in evidenza "la rilevanza di Poste nel Paese per impatto economico sul Pil (pari a 11,9 miliardi di euro, suddiviso in 8,5 miliardi in forma diretta e 3,4 miliardi in forma indiretta o indotta), il contributo all'occupazione (pari a 184.000 unità) e al reddito delle famiglie (pari a 7,5 miliardi di euro), il gettito fiscale come contributo alla pubblica amministrazione (pari 1,7 miliardi di euro)", oltre ai "pilastri dell'impegno per la sostenibilità e la straordinaria performance che il mercato ha accordato al titolo Poste Italiane", pari al 52% da inizio anno. Dato sottolineato dal video che ha anche messo in evidenza come ogni milione di euro investito dalla società abbia "generato lavoro per 91 persone, 3,7 milioni di euro di impatto sul reddito delle famiglie italiane, 0,8 milioni di euro di gettito fiscale per il Paese”.

"Valgono i numeri del piano, l'impegno preso con gli stakeholder a febbraio 2018", ha ribadito all'assemblea degli azionisti l'AD Matteo Del Fante. “L'azienda conferma anche l'obiettivo di legare sempre di più i risultati alla redditività ricorrente, tenendo la parte legata ai titoli di Stato via via in riduzione". "L'azienda è il più grande investitore in titoli di stato italiani, un portafoglio per noi in una logica di lungo periodo”. Su una possibile emissione di green bond Del Fante ha aggiunto: “Non abbiamo necessità di liquidità, ma qualora ci dovessimo affacciare sui mercati valuteremmo questa possibilità", sottolineando più volte quanto sia “attuale e rafforzato l'impegno della società sul fronte della sostenibilità”. Un cenno è stato fatto anche al recente accordo con Microsoft: "Ci sta aiutando in diversi ambiti, quello della formazione e nell’accelerazione del processo di digitalizzazione dell'azienda".

Quanto alla partecipazione nella piattaforma di pagamenti Sia Del Fante ha ribadito che “essere azionisti ci permette di sviluppare al meglio il nostro percorso in ambito pagamenti. È una acquisizione fatta a dicembre 2016; oggi i valori di mercato ci dicono che abbiamo un vantaggio, un piccolo capital gain, e vedremo di gestire al meglio questa partecipazione".

Per finire, sull’impegno per le card del reddito di cittadinanza Del Fante si è limitato a sottolineare che per l'azienda "va tutto bene" perché il numero, "oltre 600mila titolari ad oggi", va ad aggiungersi al numero complessivo di PostePay già in circolazione.

Sulle assunzioni, Del Fante ha chiarito che si tratta di “stabilizzazioni importanti": “Considerando solo il perimetro delle risorse a tempo indeterminato, dalla firma dell'accordo sindacale siamo a circa duemila assunzioni, un segnale importante visto che non è passato neanche un anno". Importante anche "in termini di ricambio generazionale per queste assunzioni che si concentrano su "due direttrici" di sviluppo dell'azienda: la prima è "quella della consegna dell'ultimo miglio", in particolare per i pacchi dell'e-commerce e per "la linea business che permette di consegnare fino alle 19 tutti i giorni e il sabato fino alle 13". Mentre "la seconda è nell'ambito delle sale consulenza".

L’Assemblea ha inoltre rinnovato il Collegio Sindacale, che sarà composto da Mauro Lonardo in qualità di Presidente (in quanto tratto dalla lista di minoranza presentata da un raggruppamento di 13 investitori istituzionali), nonché Luigi Borrè e Anna Rosa Adiutori quali Sindaci effettivi (tratti dalla lista presentata dall’azionista di controllo Ministero dell’Economia e delle Finanza). Sono inoltre stati nominati quali Sindaci supplenti Alberto De Nigro e Maria Francesca Talamonti (tratti dalla lista presentata dal medesimo azionista Ministero dell’Economia e delle Finanze), nonché Antonio Santi (tratto dalla lista di minoranza presentata dal suddetto raggruppamento di investitori istituzionali). Il Collegio Sindacale così nominato resterà in carica fino all’approvazione del bilancio dell’esercizio 2021.

L’Assemblea ha poi confermato il compenso del Presidente del Collegio Sindacale in 80.000 euro lordi annui e quello di ciascuno degli altri Sindaci effettivi in 70.000 euro lordi annui, oltre al rimborso delle spese di viaggio e soggiorno sostenute in esecuzione dell’incarico, debitamente documentate.

L’Assemblea ha altresì espresso voto favorevole sulla sezione della Relazione sulla Remunerazione che illustra la politica adottata dalla Società per l’esercizio 2019 in materia di remunerazione degli Amministratori, del Direttore Generale e dei Dirigenti con responsabilità strategiche, approvando altresì la specifica parte della Relazione sulla Remunerazione dedicata al Patrimonio Destinato BancoPosta. Ha inoltre approvato i Piani di incentivazione basati su strumenti finanziari. Da ultimo, su proposta del Collegio Sindacale uscente, l’Assemblea ha deliberato di adeguare il compenso da riconoscere alla PricewaterhouseCoopers SpA – società incaricata di svolgere la revisione contabile – per l’esercizio 2018 a seguito dell’entrata in vigore di alcuni nuovi principi contabili, e di conferire a Deloitte & Touche S.p.A. l’incarico di revisione legale dei conti per il periodo 2020-2028, determinando il relativo corrispettivo.

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