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Economia
Poste: nel 2018 analisti stimano boom utile a 1,3mld, ebit +30%

 

Ricavi a 10,7 miliardi (+0,9%), ebit in aumento di circa il 30% a 1,458 miliardi e boom dell'utile netto a 1,299 miliardi di euro. Sono le previsioni del consensus degli analisti sui risultati di Poste Italiane per il 2018. L'utile netto è dunque atteso in crescita di quasi il 90% rispetto al 2017(quando era risultato pari a 689 milioni). Questa performance dell'utile, come notano alcuni analisti nei loro report, si spiega in parte con alcune componenti straordinarie che caratterizzano il 2018. "Ci aspettiamo - scrive Ubs - che Poste registri un utile netto del quarto trimestre pari a 18 milioni di euro grazie a circa 300 milioni di euro di imposte differite attive (DTA) generate nell'attività assicurativa". Gli analisti si attendono inoltre la conferma della politica di dividendi; la cedola è infatti generalmente attesa in crescita di circa 5% a 0,44 euro per azione. L'azienda comunicherà al mercato i dati domani pomeriggio. Per il 2019 il consensus riportato da Radiocor prevede ricavi grossomodo stabili a 10,7 miliardi, mentre l'ebit è atteso a 1,479 miliardi; l'utile netto è previsto, in calo di oltre il 20%, a 995 milioni. Su questo confronto pesa, stavolta negativamente, il differimento di imposte registrato nel 2018.

"Prevediamo - afferma Banca Imi nel suo report - che l'attenzione degli investitori sarà concentrata soprattutto sulle guidance del 2019 che saranno diffuse durante il Capital Markets Day in programma il 20 marzo a Londra". "La nostra analisi dettagliata di ciascuno degli obiettivi divisionali di Poste - afferma Ubs - si traduce in stime dei ricavi che sono dell'1-3% sotto gli obiettivi del gruppo per il periodo 2020-22. Di conseguenza, prevediamo una perdita del 6-12% a livello di Ebit rispetto a quanto dichiarato".

Tornando ai risultati del 2018, Jp Morgan, si aspetta un quarto trimestre "stabile, in linea con il piano industriale 'Deliver 2022". I riflettori della banca d'affari sono puntati, tra l'altro, sulla conferma del dividendo, i ricavi dell'ultimo quarter del 2018 attesi in crescita del 4% soprattutto grazie a plusvalenze una tantum nel settore del risparmio gestito parzialmente compensate dal calo del business della posta. Riduzione, tuttavia, che è prevista più lenta rispetto al passato.

Ma guardiamo ai vari settori. Il comparto corrispondenza, pacchi e distribuzione, secondo la media degli analisti, dovrebbe registrare nel 2018 3,556 miliardi di ricavi, i servizi di pagamento, mobile e digitale, 596 milioni, i servizi finanziari 5,16 miliardi e quelli assicurativi 1,45 miliardi.

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