Economia
Produzione industriale in frenata: a settembre -0,8%
Secondo l'Istat a settembre la produzione industriale diminuisce su base congiunturale dello 0,8%. Ma sull'anno si conferma una crescita dell'1,8%
Brutte notizie per il premier Matteo Renzi, che dopo il no al ricorso Onida non ha più neanche i numeri dell'economia a cui aggrapparsi. Dopo due mesi di incrementi, infatti, a settembre la produzione industriale diminuisce su base congiunturale e cioe' rispetto ad agosto: secondo i dati Istat, e' infatti calata dello 0,8. A luglio e ad agosto era salita rispettivamente dello 0,5 e dell'1,8%. In termini tendenziali, invece, viene confermata la tendenza all'espansione: si e' verificata infatti una crescita dell'1,8%, ai livelli lontani rispetto ad agosto (4,4%) ma comunque ben piu' sostenuti rispetto a maggio giugno e luglio (rispettivamente -0,6%, -0,9% e -0,3%) e sugli stessi livelli di aprile. L'Istat segnala inoltre che a livello tendenziale, nella media dei primi nove mesi dell'anno la produzione e' cresciuta dell'1,1% mentre nella media del trimestre luglio-settembre 2016 si e' verificato comunque "un forte aumento" dei livelli di produzione (+1,2% rispetto al trimestre precedente).
L'Istat sottolinea che la produzione presenta variazioni congiunturali positive nei raggruppamenti dell'energia (+3,3%) e dei beni di consumo (+1,2%); diminuiscono invece i beni strumentali (-5,8%) e i beni intermedi (-2,8%). Si registrano, in termini tendenziali, variazioni positive in tutti i comparti: aumentano infatti i beni di consumo (+3,0%), l'energia (+2,4%), i beni strumentali (+1,6%) e i beni intermedi (+1,2%). Per quanto riguarda i settori di attivita' economica, a settembre 2016 i comparti che registrano la maggiore crescita tendenziale sono quelli delle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (+ 10,2%), dell'attivita' estrattiva (+6,8%) e della produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+5,6%).
Le diminuzioni maggiori si registrano nei settori della fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (-6,2%), dell'industria del legno, della carta e stampa (-2,8%) e della fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (-1,9%). Discorso a parte per gli autoveicoli la cui produzione viaggia a livelli sempre sostenuti: secondo i dati dell'Istat, a settembre scorso rispetto allo stesso mese del 2015 e' cresciuta del 5,5%. La crescita e' piu' sostenuta se si considerano i primi 9 mesi dell'anno: la produzione e' infatti cresciuta nell'ordine del 9,0%.