Rai, Fazio: "Prenderò 2,24 milioni l'anno. E sono 450 mila euro a puntata"
Fazio, contratto Rai alla Dybala. La verità sullo stipendio faraonico del conduttore
"Due milioni e 240 mila euro l’anno, per quattro anni. Il totale fa 8 milioni 960.000, ma il programma, circa 450 mila euro a puntata, è interamente ripagato dalla pubblicità e con me la Rai risparmia denaro". Il celebre conduttore di Rai Uno Fabio Fazio rompe il silenzio con un'intervista rilasciata al Corriere della Sera dopo un'estate di polemiche sulla propria permanenza alla Tv di Stato e sull'ingaggio milionario per i prossimi quattro anni su cui è partito un autentico balletto di cifre. Contratto su cui anche il presidente dell'Anac, l'Autorità Nazionale Anticorruzione, Raffaele Cantone ha acceso un faro.
"Sì, è una cifra molto importante. Io ho naturalmente applicato lo sconto che mi ha chiesto la Rai. Ma farò 32 puntate in più per un totale di 64: oltre alle tre ore della domenica sera, andrò in onda anche il lunedì alle 23 e 30. E il programma è pressoché interamente ripagato dalla pubblicità. Come ha detto il dg, l’azienda risparmia", spiega Fazio.
Alle accuse che si tratta di denaro pubblico, il conduttore risponde che "se fosse stata una tv privata: avrebbero detto che tradivo la Rai per denaro. È un paradosso da cui non ci si può difendere, se tutto si misura in valore economico, la politica coincide con l’economia, il mercato con il capitalismo. Restiamo ai fatti. Dopo una carriera, uno assume un valore di mercato importante".
"Chiunque lavori in Rai - aggiunge - guadagna enormemente di meno che altrove. Il vero punto è il ruolo della tv pubblica. Che oggi vende pubblicità come le altre. Se si decide che la Rai non deve più stare sul mercato, si può fare. Si riduce a una sola rete, si finanzia solo con il canone, sfoltisce metà dei dipendenti. Vogliamo questo? Una squadra di serie A può pagare i suoi calciatori un decimo delle rivali?".
Infine, riguardo alle notizie false su eventuali compensi dei propri autori che supererebbero quello del direttore generale di Viale Mazzini, il conduttore ha annunciato querele e ha fatto sapere che dopo il contratto che durerà quattro anni smetterà. Per fare cosa? "Vedremo. Magari il produttore".