Rai, Salini lancia l'allarme conti. Piano a rischio con tagli all'extragettito - Affaritaliani.it

Economia

Rai, Salini lancia l'allarme conti. Piano a rischio con tagli all'extragettito

Fabrizio Salini lancia nuovamente l'allarme sulle finanze della Rai. L'ad di viale Mazzini si rivolge ai componenti della commissione bicamerale di Vigilanza: "E' difficilissimo, per non dire impossibile amministrare un'azienda che non ha certezza di risorse", scandisce. Il manager lamenta il continuo mutare dei fondi a disposizione: "Quando abbiamo iniziato la scrittura di questo Piano" industriale, "era l'autunno del 2018, per Rai si prevedeva il rientro di tutto il cosiddetto extragettito, ciò che grazie all'inserimento in bolletta era stato recuperato dall'evasione del canone. Ma nella Finanziaria 2018, improvvisamente, si è deciso che metà di quell'extragettito sarebbe rimasta allo Stato: 105 milioni stornati dal bilancio Rai e destinati ad altre iniziative che si sono andati ad aggiungere al prelievo forzoso del 5% del canone (altri 85 milioni) introdotto nel 2015", racconta.

Non è tutto, però. Negli ultimi giorni sono stati presentanti alcuni emendamenti alla manovra, in esame in prima lettura al Senato, che propongono di prelevare ancora un 10% del canone.

"Con questa serie di iniziative che minano profondamente il finanziamento di Rai si rischia di rendere estremamente difficoltosa, l'applicazione di un Piano Industriale ambizioso", ammette Salini. Di più. Se ci fosse l'ok agli emendamenti "dovremmo risederci tutti al tavolo e rivedere i contorni del contratto e la fattibilità del piano industriale".

L'ad di viale Mazzini mette sul tavolo le cifre: la raccolta del canone "oggi è al di sotto di quella del 2013 quando l'evasione era intorno al 30 per cento: 1.655 milioni di euro nel 2013, 1.637 nel 2018", spiega. "Per dirla chiaramente, al di là dei punti di vista ma basandosi su dati incontrovertibili, sulla matematica: l'inserimento del canone in bolletta non ha portato ad alcun extra gettito per Rai", è la conclusione.

Senza un'inversione di strategia, avverte, "la Rai sarà destinata a una faticosa sopravvivenza e non invece a una evoluzione, come dovrebbe avere".I vertici di viale Mazzini, comunque, sono al lavoro sul piano industriale triennale che prevede un'informazione che "non verrà meno al suo dovere di essere pluralista". Avanti anche sul portale e sulla piattaforma Rai Play.

"Per la prima volta una piattaforma digitale in Italia sta offrendo e ha offerto uno show digitale. Di questo dovremmo essere particolarmente fieri. L'evento Fiorello ha suscitato l'interesse del mercato pubblicitario ed è un'iniziativa che si ripaga interamente con gli introiti pubblicitari - sottolinea Salini -. L'obiettivo è quello di avvicinare quel target di pubblico che non conosceva la piattaforma e da questo punto di vista i risultati sono più che soddisfacenti".