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Economia
RaiWay, il governo riprende in mano il dossier per la cessione delle torri

RaiWay, il governo riapre il dossier per la cessione di una quota

Il governo ha ripreso in esame il dossier riguardante Rai Way, la società controllata dalla Rai che da tempo è destinata a unire le forze con Ei Towers, un'azienda posseduta al 60% da F2i e al 40% da Mfe (Mediaset). Lo riporta La Stampa. Entrambi operano nel settore delle infrastrutture di rete, gestendo le torri trasmissive dei segnali televisivi. Ei Towers si occupa principalmente dei segnali di Mediaset, mentre Rai Way gestisce principalmente quelli della Rai. Sebbene l'ipotesi di fusione tra le due entità abbia destato interesse nel mercato, sembrava essersi leggermente raffreddata. Tuttavia, nelle ultime settimane, la prospettiva di generare risorse, soprattutto alla luce della riduzione del canone Rai da 90 a 70 euro inserita nella Manovra di Bilancio, ha riportato l'attenzione sulla fusione. Gli advisor sono tornati a lavorare dietro le quinte con l'obiettivo di apportare nelle casse della Rai (e quindi dello Stato) una cifra stimata tra i 100 e i 150 milioni di euro.

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Roberto Cecatto, amministratore delegato di Rai Way, ha dichiarato durante una conference call sugli andamenti dei primi nove mesi che, sebbene non ci siano nuove sviluppi sostanziali da condividere al momento, il consolidamento e i relativi benefici dovrebbero essere considerati come un'opportunità di creazione di valore aggiunto. Cecatto ha sottolineato che, nonostante la performance operativa attuale della società e le prospettive positive per il futuro, il mercato sembra considerare il consolidamento come un potenziale ostacolo.

Le azioni Rai Way, nonostante la chiusura in rialzo del 3,16% a 4,9 euro nella sessione di ieri, hanno subito una perdita di quasi il 10% a Piazza Affari dall'inizio dell'anno, nonostante i solidi risultati finanziari. Nei primi nove mesi del 2023, l'azienda ha registrato ricavi per 204,1 milioni di euro (+10,7%), un adjusted ebitda di 138,4 milioni di euro (+19,6%) e un utile netto di 69,8 milioni di euro (+24,1%). La società ha quindi migliorato le previsioni per il 2023. Il nuovo piano industriale sarà presentato in primavera e potrebbe fornire ulteriori dettagli sull'operazione.

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Sebbene i dettagli siano ancora in fase di discussione, l'operazione prevede una fusione "carta contro carta", con la Rai che ridurrebbe la propria quota dall'attuale 65% a circa il 30%. Successivamente, si ipotizza il pagamento di un dividendo straordinario, potenzialmente raggiungendo una somma di 150 milioni di euro per la società di Viale Mazzini. La prospettiva sembra ricevere il favore del governo, considerando il precedente impegno di Giancarlo Giorgetti, attuale ministro dell'Economia, che, quando era al dicastero dello Sviluppo Economico nel marzo 2022, aveva indicato che le risorse derivanti da un'eventuale valorizzazione di Rai Way sarebbero state utilizzate per migliorare il servizio pubblico radiotelevisivo. Nonostante i cambiamenti di ministero, l'approvazione del ministro rimane.

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