Rcs, Cairo: decremento dei ricavi pubblicitari a -1%
Rcs, Cairo:debito a 200 mln a fine 2017. Profitti nel 1° trimestre dopo 10 anni
Rcs, I ricavi pubblicitari ammontano a 84 milioni di euro in calo rispetto agli 92,8 milioni dello stesso periodo del 2017. Su base omogenea, il fatturato pubblicitario registra un decremento dell’1%.
Un primo trimestre così non si vedeva da 10 anni dalle parti di Via Solferino. Tanto che il mercato ha subito premiato il titolo Rcs con un rialzo del 5% fra le mid-cap di Piazza Affari, rialzo che a metà giornata si conserva intorno a due punti percentuali a 1,20 euro. In attesa di lanciare alcuni dorsi locali, Cairo procede spedito nella riduzione del debito Rcs che, secondo i target a fine 2018, dovrebbe scendere sotto i 200 milioni di euro e mette a segno profitti nei primi tre mesi dell'anno per 6 milioni di euro, segno nero che nel primo quarto dell'anno mancava dal 2008 e che si confronta con la perdita di 5,7 milioni dello scorso anno.
Se non fosse per i nuovi principi contabili Ifrs 15, anche l'andamento dei ricavi netti consolidati, voce sotto i riflettori del mercato per valutarare la vivacità di un'azienda, è in crescita: 216 milioni di euro contro i 213,4 milioni del 2007. Se si recepiscono i nuovi metodi di contabilizzazione però i ricavi calano a 207,9 milioni di euro.
Escludendo dal confronto gli effetti derivanti dall'adozione dei nuovi principi contabili (+8,4 milioni) ed eventi disomogenei, quali la cessazione di alcuni contratti di raccolta pubblicitaria per conto di editori terzi (-1,3 milioni) "si evidenzierebbe, su base omogenea, un decremento complessivo dei ricavi di 4,2 milioni rispetto al primo trimestre 2017 (-2%)", fa sapere una nota del gruppo che edita il Corriere della Sera e la Gazzetta dello Sport.
Oltre all'utile, il trend dell'indebitamento finanziario netto è quello più convincente, debito che al momento è di 259,2 milioni, in calo rispetto ai 287,4 milioni del 31 dicembre 2017: -28 milioni in tre mesi che hanno spinto Cairo a rassicurare il mercato sullo sforamento al ribasso della soglia dei 200 milioni.
Bene la gestione operativa dell'azienda editoriale: l'Ebitda è migliorato di 8,1 milioni rispetto ai 12,1 milioni del primo trimestre 2017 (+67%), arrivando a quota 20,2 milioni. Meno convincenti invece i ricavi pubblicitari, in calo a 84 milioni di euro rispetto ai 92,8 milioni del pari periodo 2017. Rcs, però, fa sapere che su base omogenea, "a fronte di un più significativo calo dei mercati pubblicitari in Italia e in Spagna, i ricavi pubblicitari registrano una sostanziale stabilità (-1% rispetto al primo trimestre 2017)". I ricavi editoriali sono pari a 106 milioni e si confrontano con quelli dei primi tre mesi del 2017 pari a 86,1 milioni (anche qui su base omogenea c'e' un decremento complessivo di 5 milioni, principalmente per il calo dei mercati di riferimento sia in Italia sia in Spagna che ha comportato la flessione delle diffusioni cartacee dei quotidiani).