Reddito di cittadinanza entro maggio: così Di Maio si gioca le Europee
Sul tavolo del Ministro Di Maio la bozza di funzionamento del Reddito di Cittadinanza, un docente del Mississippi a lavoro per il lavoro
Deve partire entro Maggio 2019 il Reddito di Cittadinanza, non fosse altro che il M5S necessita di giocarsi la sua mano più importante per le Europee, con una Lega irrefrenabile è di primaria importanza portare a casa il risultato. Anche perché al Meridione è stato il fattore decisivo per dare a Di Maio la golden share di primo partito d’Italia, che nei sondaggi ormai non vede più. Perdere su questo terreno, significherebbe per loro restare Salvini dipendenti senz’appello.
Dunque la bozza che circola di 34 pagine è stata redatta da Mimmo Parisi, docente universitario del Mississippi State University e da 14 anni impegnato negli USA sui job center. Il primo punto è potenziare quel corpo dormiente che sono i centri per l’impiego, disfunzionali, inefficienti, con personale non qualificato e con una percentuale da prefisso nella ricerca di un lavoro stabile. Previsto lo sviluppo di un piano carriera per ogni candidato, uno psicologo del lavoro che accompagni il professionista alla sua realizzazione, app per seguire le pratiche, call center, e portale dei corsi di formazione.
Probabilmente sarà adottato il modello crediti degli ordini professionali, in cui ogni iscritto all’albo è tenuto a presentare annualmente un numero sufficiente di punteggi per rimanere attivo. Non un vero e proprio strumento formativo, in realtà spesso si tramuta in un mero obbligo formale che ha dato ancora più adito alla burocrazia e agli speculatori dei bandi pubblici.
Tuttavia un modo ed una giustificazione per erogare il danaro bisogna pur trovarli, altrimenti come lo tieni a freno quel Nord produttivo riottoso di cui è sindacato il Carroccio? È vero, ormai il movimento è Nazionale, ma nel DNA di chi vota questo partito resta più importante la Flat Tax e la pace fiscale, che il sussidio.
Non ancora chiari i criteri di flessibilità dei 780€, che s’allargheranno o ridurranno in base a fitti, case di proprietà e carichi famigliari. Tutto in divenire, ma il tempo stringe e lo spread insorge, con la UE che ancor prima di leggere i disegni collegati boccia a priori gli intenti. Tante le grane, ma il vice-premier leghista ha assicurato che le letterine di monito potranno arrivare fino a Natale, sotto l’albero non troveranno comunque di nuovo il PD al Governo.
Twitter @andrewlorusso
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