Economia
Reddito di cittadinanza, più privacy. Raddoppiano a 16 le ore settimanali

strumentalizzare dai media nazionali e da politici sconfitti in cerca di rivincita.
Gli emendamenti al Decretone approvati dall'Aula al Senato
Le ore di servizi socialmente utili nei Comuni cui saranno obbligati i percettori del Reddito di cittadinanza potranno arrivare a massimo 16 complessive settimanali, con l'accordo delle parti. Lo prevede un emendamento al decretone a firma Lega approvato dall'Aula del Senato. Confermata anche la proposta, gia' approvata in commissione Lavoro, di porre a carico del Fondo per il Reddito e non dei Comuni l'assicurazione contro gli infortuni per queste attivita'.
Arrivano poi una serie di paletti per consentire agli stranieri di rientrare nella platea dei beneficiari del reddito. L'Aula del Senato infatti ha anche confermato l'emendamento che precisa che "i cittadini di Stati non appartenenti all'Unione europea devono produrre apposita certificazione rilasciata dalla competente autorità dello Stato estero, tradotta in lingua italiana e legalizzata dall'Autorità consolare italiana" sia ai fini dell'accertamento del reddito e del patrimonio, sia ai fini della composizione del nucleo familiare.
L'elenco dei Paesi dove non sarebbe possibile acquisire la documentazione necessaria per la compilazione della dichiarazione sostitutiva unica ai fini Isee verrà stilato, con decreto del ministro del Lavoro di concerto con il ministro degli Affari esteri, entro tre mesi dall'entata in vigore delle misure.
Il testo puntualizza che questa disposizione non si applica nei seguenti casi: "Nei confronti dei cittadini di Stati non appartenenti all'Unione europea aventi lo status di rifugiato politico (ai quali peraltro il testo del decreto legge non riconosce il diritto ad accedere al reddito di cittadinanza, n.d.r.); qualora convenzioni internazionali dispongano diversamente; nei confronti di cittadini di Stati non appertenenti all'Unione europea nei cui Paesi di appartenenza è oggettivamente impossibile acquisire le certificazioni".
Infine, via libera anche all'emendamento presentato dal Governo all'articolo 3 del Dl su reddito di pensioni e 'quota 100' che rafforza la tutela della privacy. La misura prevede che sul decreto ministeriale relativo al monitoraggio della card RdC sia sentito il Garante della privacy e il monitoraggio non sia piu' 'delle spese effettuate' sulla carta ma 'dei soli importi complessivamente spesi e prelevati'. Sull'articolo 3, che disciplina il beneficio economico del RdC, e' stato approvato solo un altro emendamento delle relatrici di riscrittura formale.