Reiter (Bayer Crop Science): "Con il digitale nasce l'agricoltura data-driven"
Nel corso di “Future of Farming Dialogue 2018” Bayer ha illustrato i benefici derivanti dall'utilizzo dei tool digitali nell'agricoltura
di Lorenzo Zacchetti
“Future of Farming Dialogue 2018” è l'evento organizzato da Bayer per discutere del futuro dell’agricoltura tra sostenibilità, innovazione tecnologica, tool digitali e le complesse sfide poste da uno scenario in rapido mutamento.
affaritaliani.it ha partecipato ai lavori svoltisi a Monheim, in Germania, insieme a stakeholder del settore, nonché a esponenti del mondo accademico, ONG ed esperti internazionali.
Per leggere il report sull'intervento di Liam Condon, membro del Board di Bayer AG e Presidente della Divisione Crop Science, CLICCA QUI
Ricerca & Sviluppo sono emerse quali parole chiave della strategia di Bayer nel settore agricolo.
Bob Reiter, responsabile globale R&S di Bayer Crop Science, ha sottolineato come i forti investimenti dell’azienda su questo versante servano a “fornire i giusti strumenti per rispondere alle esigenze dei nostri clienti, che sono diverse di caso in caso. L’intersezione di diverse aree scientifiche ci permette di essere creativi e versatili al punto di fornire soluzioni su misura per ognuno”.
I benefici che la digitalizzazione può fornire all’agricoltura sono notevoli. “Abbiamo calcolato che un imprenditore agricolo al giorno d’oggi deve assumere circa 40 decisioni importanti per ogni stagione”, ha proseguito Reiter. “Un tempo queste decisioni erano molte di meno e ancora adesso si tende ad assumerle sulla base della propria esperienza. Con i tool digitali, possiamo aiutare i decisori a passare da scelte ‘experience-based’ a scelte ‘data driven’, ovvero sulla base di elementi oggettivi correttamente raccolti e processati”.
Per il 2019 è stato annunciato il lancio di diversi insetticidi tra cui vayego, un prodotto specifico per le coltivazioni di riso, mais e prodotti orticoli. “Nei prossimi anni dovremo lavorare molto sui diserbanti, perché le malerbe sono ancora oggi uno dei principali problemi per gli agricoltori”, ha aggiunto Reiter.
Quello della sostenibilità è stato un altro concetto-chiave dei vari panel che si sono alternati a Monheim, con interventi anche di coltivatori provenienti da varie parti del mondo e la presentazione di alcune iniziative specifiche. Ad esempio quella che Sarah de Souza, Marketing Analyst Environmental Science Division Bayer, sta intraprendendo contro la malaria, piaga che minaccia la salute di milioni di piccoli agricoltori, la costante ricerca sui parassiti condotta dall’entomologa Brooke Bissinger di AgBiome e lo sviluppo dell’uso dei droni in agricoltura che è stato illustrato da Justin Gong, co-fondatore e vicepresidente di XAG.
Particolarmente affascinanti sono apparse le sfide poste da Connor Kiselchuk, tecnico della NASA, il quale ha spiegato come i sistemi di supporto alla vita di tipo biogenerativo che consentono di far crescere le piante in ambiente spaziale (per garantire il nutrimento agli astronauti) possano essere adattati sulla Terra per giungere a una produzione che comporti minori consumi idrici, a parità di raccolto: “Grazie al progetto EDEN ISS, con l’Agenzia Spaziale Tedesca che ha sede a Brema, abbiamo coltivato oltre 200 kg di frutta e verdura fresca”.
“Ma ognuno di noi ha un’idea diversa di sostenibilità”, ha spiegato Jesus Madrazo, nuovo Responsabile del Settore Agricultural Affairs and Sustainability di Bayer Crop Science. Il manager messicano era vicepresidente di Monsanto ed è entrato a far parte dell’organico dell’azienda di Leverkusen in seguito all’acquisizione completata lo scorso agosto.
“Per gli agricoltori più grossi, sostenibilità significa accesso alla tecnologia, massimizzazione del raccolto e riduzione delle risorse da impiegare. Per quelli più piccoli, la situazione è diversa: per loro non c’è margine di errore, perché devono avere risultati prevedibili ogni anno, altrimenti mettono a rischio i bisogni delle proprie famiglie e delle proprie comunità. Per tutti questi soggetti, si tratta di migliorare la vita delle persone, di apportare dei benefici alla comunità, pur perseguendo il giusto profitto per le proprie attività”.
Per leggere l'intervista completa a Jesus Madrazo e i progetti di Bayer per l'Europa e per l'Italia, CLICCA QUI
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