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Economia
Renzi pronto a fare il professore. Matteo sulle orme di Letta

di Andrea Deugeni
twitter11@andreadeugeni

"Comincia a prendere confidenza con quello che sarà il suo lavoro fra sei mesi (quando molto probabilmente, sondaggi alla mano, ndr) dovrà rinunciare per sempre al suo sogno di ritornare a Palazzo Chigi. Arrotondando lo stipendio da parlamentare (visto che ha annunciato di volersi candidare per il Senato, ndr) con quello di sostanziosi assegni a cinque zeri a speech", scherzano stamane i parlamentari grillini in Transatlantico, commentando la notizia che Renzi ha iniziato il suo ciclo di 10 lezioni a pagamento su "Lo stato dell'Unione: sfide e opportunità nell'Europa di oggi" nella succursale fiorentina della Stanford University. Prestigioso ateneo a stelle e strisce. 

blair renzi ape
 

Punzecchiando il successore ex sindaco alla guida del governo, Enrico Letta, dopo lo smacco dell'"Enrico stai sereno", ha sempre tenuto a rivendicare con orgoglio, dimessosi da parlamentare, il suo avere una collocazione nella società civile (con l'incarico di preside della Paris School of International Affairs di Sciencies Po) a differenza di chi, invece, presiedeva il consiglio dei ministri senza essere stato nemmeno eletto dal popolo (touchè!). 

E così, Renzi, dopo la batosta del referendum di dicembre 2016 e l'aver sempre detto di voler portare a termine solo due mandati (10 anni), sembra voler seguire da subito l'esempio del compagno di partito Dem. L'ex premier ha raccontato di aver rifiutato richieste di intervento più allettanti, anche da 50 mila-70 mila euro, tipo quelle che girano nella batteria del London Speaker Bureau, la più grande agenzia in Europa che offre interventi di ex leader politici ai più disparati convegni.

Una scuderia di cavalli di razza di cui fanno parte anche gli ex premier francesi Francois Fillon e Domenique De Villepin o quello tedesco Gerhard Schroder, l'ex presidente della Commissione Europea Josè Barroso, gli italiani Luca Cordero di Montezemolo (ex Ferrari, Confindustria ed Alitalia) e l'ex Bce Lorenzo Bini Smaghi. Squadra blasonata che lo scorso anno ha arruolato anche l'ex ministro dell'Economia greco, il ribelle rosso Yanis Varoufakis. Ultimanente si è aggiunto anche l'europarlamentare e leader della Brexit, Nigel Farage (Ukip).

obama renzi
 

Dai coniugi Clinton all'ex leader della Gauche francese bruciato dagli scandali sessuali a un passo dall'Eliseo, il brillante economista Dominique Strauss-Kahn, le conferenze a cinque zeri fanno molto gola a sinistra, a quei politici trombati che ancora in giovane età cercano una nuova vita al di fuori dell'arena partitica.

Basta guardare ai trascorsi di Tony Blair, leader liberal a cui Renzi si è sempre ispirato da quando ha cominciato la sua scalata al Nazareno e che, attraverso due società che danno lavoro a circa 150 dipendenti, fattura (fra speech vari e consulenze) circa 30 milioni l'anno. O anche all'"amico" Barack (Obama) che lunedì scorso, all’Intercontinental Barclay Hotel di Manhattan, ha tenuto il suo nono discorso a pagamento da quando, a gennaio, ha lasciato la Casa Bianca, lasciando l'ufficio ovale a Donald Trump. Un piccolo intervento di 25 minuti sul tema dell’assistenza sanitaria, rivolto a 500 persone invitate dalla società finanziaria Cantor Fitzgerald, che gli ha fruttato ben 400 mila dollari: 16 mila bigliettoni al minuto. Alla faccia del popolo. 

Matteo Renzi ha appena 40 anni e l'età pensionabile è ancora lontana. "Non sta tanto sereno. Quindi, meglio darsi da fare quando la notorietà è ancora alta e battere il ferro finché è caldo, perché quando le luci dei riflettori si sarranno spente il telefono squillerà di meno", malignano nella bouvette di Montecitorio.

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