Reshoring: opzione Invitalia, Cdp o Ice. Regia per far rientrare le imprese
Le misure allo studio del Ministero dello sviluppo economico da inserire nel pacchetto crescita per fronteggiare gli effetti depressivi del coronavirus
Il modello è quello britannico del 2014 ideato da David Cameron della collaborazione fra l'ex UK Trade&Investment (UKTI) e il Manufacturing Advisory Service (MAS), ovvero quello dell'individuazione di un soggetto che si occupi di fare scouting fra le imprese espatriate interessate a rientrare nei confini nazionali con le loro produzioni delocalizzate e di fungere poi anche da sportello unico per il disbrigo di tutte le partiche burocratiche. Ma per far partire la cabina di regia che dovrà occuparsi del reshoring, includendo e armonizzando le esperienze già attive di Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Umbria, Marche, Abruzzo e Puglia, la via sarà tutta italiana.
All'interno del nuovo decreto crescita allo studio del governo, che potrebbe vedere la luce a breve insieme ad eventuali aiuti alle imprese danneggiate dall’emergenza economica legata al coronavirus, nel pacchetto di misure elaborate dal Ministero per lo sviluppo economico di Stefano Patuanelli c'è una parte di provvedimenti che mirano ad incentivare il cosiddetto back-reshoring. Ovvero il rientro in Italia delle produzioni che sono state delocalizzate in un passato più o meno recente.
Lo scopo della misura espansiva ad hoc è quella controbilanciare gli effetti depressivi del nuovo cigno nero economico arrivato dalla Cina, riportando le produzioni in patria nella speranza di accrescere l'indotto e, di riflesso, contribuire a dare una mini scossa a un Pil che viaggia poco sopra lo zero e che, secondo la giapponese Nomura Bank, potrebbe finire quest'anno con il segno meno (-0,1%). Proprio a causa delle ricadute economiche dell'epidemia di coronavirus che si irradieranno dal Dragone. Ricadute che già iniziano a manifestarsi.
Il meccanismo potrebbe articolarsi attraverso l’introduzione di uno sgravio fiscale quinquennale, attraverso una riduzione dell’Ires dal 24 fino al 12-10% (da incrementare se si investe nelle aree di crisi complessa) a cui associare anche agevolazioni specifiche per i lavoratori rimpatriati, sul modello del rientro dei cervelli.
Il terzo punto prevede la creazione di un ente a cui affidare le funzioni che Cameron aveva ideato per le due strutture governative che dopo tre anni di lavoro sono riuscite a riportare nei confini nazionali oltre un sesto delle 300 grandi imprese associate alla Confindustria britannica. E qui, secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, Patuanelli e il suo team di tecnici stanno considerando anche l'ipotesi di chiamare in causa per scouting e desk assistenza anche i big dell'architrave economica pubblica. Ovvero Invitalia, Cassa Depositi e Prestiti o Ice, strutture già rodate che consentirebbero al Mise di accorciare i tempi per rendere immediatamente operativo uno strumento a cui poi il Mef di Roberto Gualtieri mettera a servizio una dotazione economica per gli sgravi.
@andreadeugeni
Commenti