Fondatore e direttore
Angelo Maria Perrino

Riforma pensioni, primo accordo: quattordicesima, cosa cambia. Novità pensioni

Riforma pensioni, ultime novità. Primo accordo tra governo e sindacati. Ecco cosa prevede la riforma delle pensioni, Ape

Inps

Riforma pensioni quasi pronta. Ecco cosa prevede la riforma delle pensioni, Ape

Governo e sindacati hanno firmato il verbale d'incontro sulle pensioni. A siglare il testo il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, e i tre leader di Cgil, Cisl e Uil.

 

Pensioni: quattordicesima per chi ha reddito fino 1.000 euro

 

La cosiddetta quattordicesima verra' corrisposta ai pensionati che hanno un reddito personale complessivo fino a mille euro al mese. E' quanto prevede il verbale all'esame di governo e sindacati, al ministero del Lavoro, secondo quanto riferiscono delle fonti. La platea dei beneficiari passerebbe cosi' da 2,1 milioni a 3,3 milioni.

 

Pensioni: Poletti, 6 mld in tre anni

 

Il governo conta di destinare 6 miliardi in tre anni per gli interventi sulla previdenza e per gli altri obiettivi che vuole condividere nella maniera piu' larga possibile. E' quanto avrebbe detto, secondo quanto si apprende, il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, ai rappresentanti sindacali presenti all'incontro al ministero del Lavoro. "Il Governo - ha assicurato il ministro - lavora per trovare la massima condivisione possibile". Il governo ha presentato ai sindacati un verbale di cinque cartelle che sintetizza i vari quesiti affrontati nel confronto sulle questioni previdenziali. Ad illustrare il testo il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Tommaso Nannicini.

 

Pensioni: Poletti, confronto utile che continuera'

 

"Abbiamo concluso il lavoro con le organizzazioni sindacali con una sigla di un verbale che rappresenta la sintesi del lavoro fatto in questo periodo insieme giudicato importante". Lo ha affermato, al termine dell'incontro con i sindacati sulle pensioni, il Ministro del Welfare Giuliano Poletti, spiegando che c'e' necessita' di continuare il confronto su tematiche di piu' ampio respiro. Il Ministro ha confermato che il Governo ha intenzione di stanziare risorse per 6 miliardi nell'arco di tre anni seguendo una dinamica crescente.

 

Pensioni: Nannicini, su platea Ape sociale prosegue confronto 

 

Il confronto governo-sindacati proseguira' per definire la platea che potra' usufruire dell'Ape sociale. Lo ha affermato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Tommaso Nannicini, spiegando che il confronto proseguira' anche sui lavoratori precoci.

 

Pensioni: Inps, nessuna modifica a calcolo reversibilita'

 

Non ci sara' alcuna modifica al calcolo delle pensioni di reversibilita'. Lo precisa un comunicato dell'Inps "con riferimento alle notizie di stampa diffuse in questi giorni in relazione alla tipologia di redditi da dichiarare ai fini del calcolo delle pensioni di reversibilita', e' opportuno precisare che la circolare n.195 del 30 novembre 2015 non introduce alcuna modifica nel calcolo dell'importo della pensione di reversibilita', disciplinato dalla legge n. 335 dell'8 agosto 1995. La posizione dell'Istituto e' esplicitata nella precedente circolare n. 185 del 18 novembre 2015, in cui sono state riconfermate le istruzioni gia' fornite con la circolare n. 38 del 20 febbraio 1996, emanata a seguito di parere ministeriale in merito". In particolare, il paragrafo 2.2 della circolare n. 195/2015, fornisce disposizioni di carattere generale che chiariscono le modalita' di comunicazione all'Istituto di tutti quei redditi che non sono dichiarati al fisco, tra cui i redditi non assoggettabili ad Irpef e il Tfr, che sono necessari per calcolare l'importo di altre tipologie di prestazioni collegate al reddito (es. maggiorazioni sociali). Tuttavia, la stessa circolare specifica chiaramente alla rilevanza 11 che, ai fini del calcolo della pensione di reversibilita', si tiene conto unicamente dei redditi assoggettabili ad Irpef. Si coglie l'occasione per comunicare che, a seguito di un riesame della circolare, e' stata individuata la presenza di un refuso generalizzato nell'allegato 1, contenente le tipologie reddituali influenti sulle diverse rilevanze, fra cui anche la rilevanza 11 - Incumulabilita' della pensione ai superstiti con i redditi, di cui all'art.1, comma 41, L. n. 335/1995. Infatti, diversamente da quanto scritto nel testo dell'allegato alla circolare n.195/2015, non sono considerati ai fini del calcolo sia gli interessi bancari, postali, dei Bot, dei Cct e dei titoli di Stato, proventi di quote di investimento, soggetti a ritenuta d'acconto alla fonte a titolo d'imposta o a imposta sostitutiva dell'Irpef, sia gli arretrati di lavoro dipendente prestato in Italia e all'estero. Le relative procedure informatiche sono in ogni caso corrette rispetto alla normativa vigente e pertanto nessuna ulteriore riduzione e' stata operata sulle pensioni ai superstiti.


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