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Economia
Riforma pensioni, ultime notizie Ape. Boeri (Inps): aumentare le minime

Riforma pensioni, parla il presidente dell'Inps Boeri. Per aiutare davvero i pensionati più poveri è bene guardare al loro reddito famigliare non solo a quello pensionistico individuale, come fa la 14esima che, in 7 casi su 10, va a persone che povere non sono. È uno dei messaggi che il presidente dell'Inps, Tito Boeri, lancia al Governo in un'intervista al Sole 24 Ore. L'Istituto sta dando il suo supporto tecnico alla definizione delle norme e all'ingegnerizzazione dei processi per il lancio dell'anticipo pensionistico assicurato e finanziato dal sistema bancario (Ape) mentre prosegue il piano di riorganizzazione, che punterà su commissioni esterne per la selezione dei dirigenti in linea con la riforma della Pa. "Se si vuole davvero aiutare i pensionati poveri - ha detto Boeri - è bene guardare al loro reddito famigliare, non al solo reddito pensionistico individuale, come fa la 14esima che, proprio per questo, in 7 casi su 10 va a persone che povere non sono. Il problema è che anche il marito o la moglie del percettore di un ricco vitalizio possono accedere alla quattordicesima il loro reddito non supera una volta e mezzo il trattamento minimo". "Meglio allora - ha puntualizzato il presidente dell'Inps - aumentare le maggiorazioni sociali, che guardano all'insieme dei redditi famigliari, o, ancora meglio, selezionare i beneficiari usando l'ISEE, coerentemente con quanto ci si propone di fare nel disegno di legge delega governativo sul contrasto alla povertà. Sarebbe un altro tassello verso la costruzione di un reddito minimo o SIA che dir si voglia. Sono d'accordo con Nannicini (sottosegretario alla presideenza del Consiglio, ndr) sul fatto che ampliamento della no tax area e aiuto a pensionati poveri non siano necessariamente in contraddizione?.se ci sono le risorse per permettersi entrambe le cose. E se non ci sono? "Negli ultimi 10 anni - ha risposto Boeri ai giornalisti del Sole - il reddito medio dei lavoratori dipendenti è rimasto al palo, mentre quello dei pensionati è cresciuto. La distanza fra i redditi di pensionati e lavoratori si è così ridotta fortemente: oggi chi è in pensione ha mediamente un reddito pari a oltre l'80% del reddito di chi lavora; questo rapporto era meno del 70% dieci anni fa. Un paese che stenta a crescere fa bene a favorire queste continue redistribuzioni verso chi non lavora? Se ci sono le risorse per ridurre le tasse, forse meglio farlo per tutti, pensionati e lavoratori. Mi sembra certamente un messaggio sbagliato tagliare le tasse per i soli pensionati".

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