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Economia
Roaming addio, telefonate dall'estero come in Italia. Le nuove regole

Tlc: da giovedi' fine del roaming, a Malta "assemblea digitale"

E' ormai questione di ore: giovedi' e' il 15 giugno, data fissata da tempo come quella per la "fine del roaming" nell'Unione europea. L'estate che sta per cominciare sara' quindi la prima in cui tutti gli europei potranno viaggiare all'estero senza preoccuparsi di dover pagare tariffe maggiorate per l'uso del telefono, in particolare quello "smart", per le conversazioni, i messaggi e la navigazione su internet. In quello stesso giorno e' stata fissata a Malta l'annuale "assemblea digitale" in cui esperti e operatori discutono del futuro digitale dell'Europa.

A beneficiare di tariffe uguali a quelle di casa ('roam like at home' e' lo slogan Ue) sara' una quota consistente dei 754 milioni di abbonati europei, pari a quasi i due terzi secondo le stime di Bruxelles (il dato e' di fine 2016). Ormai quasi tutti i principali operatori telefonici hanno iniziato ad applicare il nuovo regime, e chi non provvedera' entro il 15 giugno sara' soggetto ai controlli delle autorita' nazionali che dovranno sanzionare gli inadempienti. Per gli operatori ci sara' una riduzione degli introiti calcolata complessivamente in oltre un miliardo; ma, come spiegano fonti della Commissione europea, solo 36 piccoli operatori, dei 5-6.000 che offrono i loro servizi in tutta Europa, si sono finora avvalsi della possibilita' di chiedere una deroga temporanea, che e' stata gia' concessa dalle autorita' nazionali a 25 fra loro. Sono soprattutto piccoli operatori virtuali del nord Europa, di paesi come Danimarca, Lettonia e Norvegia, in cui gia' da prima le tariffe erano molto contenute: i cosiddetti "casi specifici ed eccezionali" sui cui conti le nuove regole determinano perdite significative, ovvero "superiori al 3% del margine realizzato sui servizi mobili", secondo la Commissione. La fine del roaming si applica in tutti i paesi Ue e ai tre dello Spazio economico europeo (Norvegia, Liechtenstein e Islanda) ma non per gli altri, come la Svizzera, Andorra o il principato di Monaco.


Da giovedi' fine del roaming, a Malta "assemblea digitale"



Il processo che ha portato alla fine del roaming e' cominciato una decina di anni fa: i prezzi del roaming si sono gia' ridotti in questo periodo di oltre il 90%. Le misure messe a punto da Bruxelles prevedono che gli operatori possano intervenire in caso di abuso dimostrato, come per esempio l'acquisto di sim in paesi in cui le tariffe sono inferiori per usarli in quelli piu' cari.

 

Roaming addio, ma occhio alle trappole

 

Le società di telefonia daranno la caccia a persone che utilizzano stabilmente un sim italiana all'estero, quindi occhio alla distinzione tra viaggiatori occasionali e viaggiatori sleali, all'estero in pianta stabile. Se questi clienti avranno toccato punte di consumo "anomalo" in almeno 4 mesi, entro due settimane saranno invitate a cambiare comportamento, altrimenti rischieranno un sovrapprezzo "a tutti i servizi". Occhio inoltre a chi ha il traffico illimitato. In giro per l'Europa non si potrà navigare proprio senza limiti ma ci saranno dei tetti superati i quali si pagherà un sovrapprezzo. Meglio informarsi bene, dunque, prima di partire.

"Esperti della Commissione, regolatori nazionali e associazioni di consumatori stanno controllando attentamente gli sviluppi del mercato in tutti i paesi per essere sicuri che le nuove regole siano rispettate - ha scritto il vicepresidente della Commissione Andrus Ansip, responsabile dell'agenda digitale - e c'e' qualche caso di operatori che hanno annunciato cambiamenti tariffari che potrebbero non essere compatibili con le regole, o utilizzano la fine del roaming per alzare i prezzi delle tariffe nazionali. Ma le regole dovranno essere applicate rigidamente, e se non le rispetteranno saranno penalizzati". Nessuna societa' in Europa, sottolinea ancora Ansip, "ha motivo di usare la fine del roaming come scusa per aumentare i prezzi". La fine del roaming e' il primo degli elementi principali della realizzazione di un "mercato unico digitale" e Bruxelles confida che sia presto un "evidente successo"



Roaming: Tim azzera i costi in Europa


Tim "elimina definitivamente" i costi del roaming nei Paesi dell'Unione europea. E' quanto si legge in una nota che spiega: dal 15 giugno tutti i clienti Tim consumer e business potranno continuare ad utilizzare la propria tariffa nazionale, per navigare in Internet, chiamare e inviare sms, senza costi aggiuntivi e nel rispetto delle condizioni previste dal Regolamento europeo 2016/2286. Tim applichera' quindi le stesse condizioni tariffarie previste per le offerte nazionali. Pertanto Giga, minuti e sms inclusi nelle opzioni potranno essere utilizzati nei Paesi dell'Unione Europea come in Italia. L'eliminazione dei costi roaming - si legge nella nota - avverra' nell'ambito di viaggi occasionali e del legame stabile con l'Italia, al fine di prevenire abusi e utilizzi anomali. Tim ricorda che sono gia' disponibili offerte con opzioni roaming incluso, valide non soltanto nei Paesi Ue ma anche in Svizzera e, per alcuni piani tariffari, negli Usa oltre che in molti altri Paesi del resto del mondo. Info al servizio clienti 119 o su tim.it.



Renzi: anche fine costi roaming e' battere populismo



"Una piccola notizia, forse. Ma frutto di una lunga battaglia, iniziata con il Semestre europeo di presidenza italiana e decisa nel 2015 : giovedi' prossimo, 15 giugno, i cittadini potranno viaggiare in Europa senza tariffe roaming. Via il sovrapprezzo su sms, chiamate e navigazione internet. Dico una piccola notizia, perche' l'Unione Europea va fatta soprattutto su altro, dalla difesa comune all'immigrazione", ma, sottolinea Matteo Renzi dalla sua pagina Facebook, "e' un passo in avanti sul quale abbiamo lavorato tantissimo". "Del resto la sfida dell'innovazione, banda larga, contenuti digitali, smart city, e' una straordinaria opportunita' per rendere l'Europa piu' solida e piu' unita. Il populismo - segnala il segretario Pd - si batte facendo concreti passi in avanti nella vita delle persone, non nei salotti e nei convegni. Avanti, insieme".

 

Roaming: ecco come funzionano le nuove regole europee 

 

Il 15 giugno 2017 anche gli ultimi sovrapprezzi di roaming saranno aboliti per chi viaggia in un altro paese dell'Unione Europea. Ogni contratto nuovo o esistente che includa servizi di roaming diventera' automaticamente un contratto con roaming a tariffa nazionale. Le nuove norme europee riguardano i servizi di dati, le chiamate vocali e gli Sms. Ecco come funziona:

STESSA TARIFFA NAZIONALE IN TUTTA EUROPA - La tariffa nazionale sara' applicata nei 28 paesi dell'Unione Europea da tutte le compagnie telefoniche italiane. Usare il cellulare durante una permanenza temporanea in Europa o usarlo nel paese in cui si vive non fara' piu' alcuna differenza. Verra' applicata la tariffa nazionale per il roaming.

NESSUNA ECCEZIONE, MA LA PERMANENZA DEVE ESSERE TEMPORANEA - Non ci sono eccezioni o regole nascoste. Si potra' usufruire del roaming a tariffa nazionale durante qualsiasi permanenza in uno Stato membro della Ue, diverso da quello in cui si vive, purche' sia temporanea. Chi si trasferisce stabilmente in un altro Paese europeo non potra' piu' beneficiare delle offerte di roaming a tariffa nazionale del paese di provenienza.

BISOGNA TRASCORRERE PIU' TEMPO NELLA PROPRIA NAZIONE DI RESIDENZA CHE ALL'ESTERO - La regola generale e' che la stessa tariffa vale per chi trascorre piu' tempo nel proprio paese che in un altro nell'Unione Europea. Qualora qualcuno non rispettasse questa regola generale, ossia trascorra piu' tempo all'estero che nel proprio Paese di residenza, potrebbe essere contattato dall'operatore di telefonia, dopo una verifica sugli ultimi quattro mesi. L'utente, in questo caso, potrebbe dover chiarire entro 14 giorni la situazione. Se il comportamento dovesse persistere, l'operatore puo' iniziare ad applicare un leggero sovrapprezzo al consumo in roaming.

CHIAMATE E SMS ILLIMITATI - Se l'utente nel proprio Paese di residenza dovesse avere un piano con chiamate e sms illimitati, questi saranno mantenuti anche nell'Ue. Ma se in patria si ha a disposizione un traffico di dati mobili illimitato o di tariffe molto convenienti per i dati, l'operatore potrebbe applicare un limite di salvaguardia (utilizzo corretto) all'uso dei dati in roaming. In questo caso l'operatore deve informare l'utente e avvisarlo al superamento del limite. (AGI)

NESSUNA ATTIVAZIONE - Per usufruire del vantaggio della stessa tariffa in tutta Europa, non bisogna fare nulla. Dal 15 giugno 2017 l'operatore cessera' in automatico di applicare la tariffa di roaming quando si utilizzano i servizi entro i confini dell'Unione Europea.

NESSUN CAMBIAMENTO PER CHI RIMANE IN ITALIA - Le nuove norme sul roming riguardano solo coloro che viaggiano fuori dall'Italia. Non cambiera' nulla per chi rimane sempre entro i confini nazionali. Al massimo si potra' ricevere la notifica sulle nuove regole per il roaming, ma chi non si reca all'estero non dovra' prestare particolare attenzione.

L'OPERATORE TELEFONICO E' OBBLIGATO A INFORMARE - Le compagnie telefoniche sono obbligate a informare l'utente dell'abolizione delle tariffe di roaming, dell'impatto sul suo piano tariffario specifico (ad esempio a causa della politica di utilizzo corretto) e del modo in cui il suo contratto sara' adeguato di conseguenza.

IN CASO DI COSTI AGGIUNTIVI - Qualora, nonostante le nuove regole, venissero applicati dei costi aggiuntivi, l'operatore dovra' essere informato attraverso la procedura di reclamo. Se il problema persiste, sara' necessario rivolgersi all'autorita' competente del proprio paese (di solito l'ente nazionale di regolamentazione delle telecomunicazioni).

CHE FINE FANNO I PIANI TARIFFARI PER IL ROAMING - Coloro che gia' hanno un particolare piano tariffario di roaming, scelto per particolari esigenza (ad esempio: chi si reca molto spesso in Canada e negli Stati Uniti) puo' continuare ad usufruirne dopo il 15 giugno, anche se i costi sono piu' alti in Europa, dopo il 15 giugno 2017, basta che lo comunichi al proprio operatore telefonico.

LE CHIAMATE ALL'ESTERO - Le nuove regole sul roaming non valgono per le chiamate fatte dal proprio paese di residenza verso l'estero. I nuovi diritti riguardano le comunicazioni (chiamate, Sms, dati) fatte quando si utilizzano i servizi di roaming nell'Ue, ossia quando si viaggia in un altro paese dell'Ue. I prezzi delle chiamate dal proprio paese di residenza verso un paese straniero, anche dell'Ue, non sono regolamentati.

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