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Economia
Ronaldo, l'ingaggio?Affare per gli Agnelli: uomo immagine per la galassia Exor

Cristiano Ronaldo alla Juventus è senza dubbio il “colpo” più eclatante di questa prima parte di calciomercato estivo, ma al di là delle polemiche “populiste” e per la verità alquanto stucchevoli se sia “morale” pagare 30 milioni netti (60 milioni lordi) di euro all’anno un calciatore, più altri 100-110 milioni il suo “cartellino”, per un investimento totale di 340-350 milioni di euro (ma la cifra potrebbe essere superiore visto che qualche commissione andrà pagata anche all’agente di Ronaldo, Jorge Mendes), ai mercati interessa capire meglio come verranno ripartiti costi e ricavi.

cristiano ronaldoCristiano Ronaldo (foto Lapresse)
 

Secondo le attuali norme sul “fair play finanziarionessun club calcistico può spendere oltre il 70% del suo fatturato in ingaggi: la “Vecchia Signora” dovrebbe aver registrato nella stagione 2017-2018 poco meno di 560 milioni di fatturato (i dati ufficiali si conosceranno in autunno), con un Ebitda attorno ai 110 milioni, ma a causa dei maggiori costi (ingaggi e stipendi dei giocatori) e ammortamenti, con un Ebit che potrebbe essere negativo per circa una decina di milioni e un risultato netto che, considerata anche la gestione finanziaria e le tasse, potrebbe risultare in rosso di una trentina di milioni di euro.

Secondo i calcoli circolati in questi ultimi giorni, Ronaldo costerebbe una settantina di milioni l’anno in tutto al club bianconero, il cui titolo è salito in borsa del 25,5% nell’ultima settimana), cifra cui andrebbe sommato l’ammortamento di poco più di 26 milioni di euro se il contratto sarà quadriennale, per un costo totale per stagione attorno ai 95 milioni di euro. Cifra che sommata a circa 270 milioni di stipendi e 120 milioni di ammortamenti dell’attuale parco giocatori porterebbe gli “ingaggi” a circa 485 milioni, salvo eventuali “ritocchi” di stipendio o ulteriori acquisti. Il che vorrebbe dire spendere l’85% del fatturato in ingaggi, cosa non consentita.

Sergio marchionne fca 2
 

A questo punto le soluzioni potrebbero essere sostanzialmente due: o la Juve procederà a qualche cessione “di peso”, come quelle di Gonzalo Huguain (per il quale la squadra bianconera non chiederebbe meno di 60-65 milioni) o di Daniele Rugani (che potrebbe portare dai 30 ai 40 milioni in cassa), o Exor si potrebbe accollare il 50% dell’ingaggio di Ronaldo, tramite contratti di sponsorizzazione, lasciando al club bianconero l’altro 50%.

Per Ronaldo legarsi anche “a vita” ad uno sponsor come potrebbe essere Jeep (piuttosto che Alfa Romeo o Ferrari) non sarebbe una novità visto che CR7 (che, a proposito, è il suo marchio personale di abbigliamento) è già testimonial “a vita” di Nike, che gli stacca un assegno di circa 30 milioni di euro ogni anno.

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Contando anche altri sponsor come Samsung, Herbalife, Mtg, American Tourister, Emirates, Toyota e TAG Heuer (in tutto al momento sono 45), Ronaldo guadagna anzi già oltre 100 milioni di dollari (108 milioni nella scorsa stagione), una “dote” che potrebbe in parte girare al club bianconero per aumentarne i ricavi commerciali e da sponsor (i primi valgono ad oggi poco più di una trentina di milioni l’anno, i secondi meno di una novantina di milioni).

Anche nel ruolo di “uomo immagine” dei marchi ella galassia Exor/Fca Ronaldo non sarebbe del resto una novità assoluta: pochi giorni fa il tennista Roger Federer ha lasciato dopo ben 24 anni Nike per passare a Uniqlo, guarda caso con un contratto da 30 milioni di dollari l’anno (cifra che sembra essere diventata il vero benchmark per i contratti di sponsorizzazione dei top player mondiali in qualsiasi ambito sportivo) per la durata di ben 10 anni. Durata che presuppone il proseguo della partnership anche dopo la fine della carriera sportiva di Federer nel ruolo, appunto, di “uomo immagine” di Uniqlo.

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