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Economia
Casali piemontesi, vigneti e montagne: le case più ambite dagli italiani
Agriturismo La Casina Ricchi tra i colli mantovani nel paradiso del vino

A cercare le case di campagna sono soprattutto gli stranieri e coloro che decidono di cambiare stile di vita

Diminuisce la ricerca di casa in campagna esplosa dopo il primo lockdown. I dati relativi alle compravendite  effettuate dalle agenzie del Gruppo Tecnocasa hanno infatti evidenziato nel primo semestre 2023 una percentuale del 20,6% del totale, in contrazione rispetto al primo semestre 2021 quando si attestava al 22,1%.

“A cercare queste tipologie sono soprattutto gli stranieri che si trasferiscono nel nostro Paese ma anche persone del posto che decidono di cambiare stile di vita”, spiega Fabiana Megliola, Responsabile Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa. “La domanda arriva anche da chi desidera realizzare una struttura ricettiva. Chi cerca queste tipologie desidera tassativamente uno spazio esterno. Per il target estero pesa la panoramicità, per quello locale i collegamenti con i comuni o le città e la presenza di servizi”.

Monferrato, area di grande interesse


Nel Monferrato gli esperti di Tecnocasa hanno registrato un aumento di interesse a causa dei costi più elevati e della bassa offerta che interessa il vicino territorio delle Langhe. A Nizza Monferrato, per esempio, sebbene prevalgano gli acquisti da parte di locali, si riscontra un aumento di richieste di persone residenti nel Nord Europa che, dopo aver visitato la zona da turisti, decidono di acquistare. Sono interessati prevalentemente alle cascine piemontesi, case tipiche costruite in mattoni, con scala centrale e un fienile in posizione panoramica, vista sui vigneti e la presenza di un terreno di almeno un ettaro. “Si possono trovare soluzioni da 200 mq da ristrutturare e con un ettaro di terreno, sotto i 300.000 euro”, spiegano da Tecnocasa. “Una spinta all’acquisto delle soluzioni da ristrutturare era stata data dal superbonus, ma ora il fenomeno è rallentato. Tra gli acquirenti di casa vacanza anche milanesi e piemontesi”.

 

Alba e Treiso, mercato immobiliare felice


Mercato immobiliare sempre vivace nell’area di Alba e Treiso, con richieste di acquisto che provengono sia da italiani sia dal nord Europa, soprattutto Olanda e Germania. La domanda si focalizza su cascinali tipici piemontesi situati in collina, dotati di terreno e vista panoramica. Per queste tipologie i valori partono da 150-200.000 euro a salire, anche in base all’importanza dei lavori di ristrutturazione necessari. A scarseggiare è l’offerta, in particolare per quanto riguarda le tipologie di pregio, le più richieste. Sempre molto attivo anche il mercato dei terreni agricoli per la produzione di vino. In questo caso le richieste provengono da aziende ma anche da fondi stranieri che comprano aziende vinicole già avviate. I valori dei terreni variano molto in base ai vitigni presenti, per le aree del Dolcetto si spendono tra 80 e 100.000 euro all’ettaro, mentre per le zone del Barbaresco e soprattutto del Barolo dove i terreni possono arrivare fino a 3-4 milioni di euro all’ettaro.

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Oltrepò Pavese, meta gettonata soprattutto dai milanesi


Molto vivace anche la domanda di casali nella zona dell’Oltrepò Pavese, in particolare da parte di persone del posto che desiderano migliorare la qualità abitativa ma anche da acquirenti in arrivo da Milano (da cui possono lavorare anche in smart working). Esistono anche case di corte con prezzi contenuti, intorno a 20-30.000 euro, ma che trovano poco riscontro sul mercato. Le zone collinari sono quelle più gettonate dove si cercano soluzioni da 100-120 mq con almeno 1.000 mq di terra o giardino. I prezzi partono da 50.000 euro per arrivare a superare anche 250.000 per soluzioni ristrutturate o di recente costruzione.

Valdobbiadene, "patrimonio dell'Unesco"


Il mercato immobiliare nella zona di Valdobbiadene ha messo in evidenza una bassa offerta di rustici di cui ormai non c’è più offerta sul mercato, fatta eccezione per le tipologie in corte con ingressi e cortili in comune. A ricercarli sono persone del posto ma anche turisti in crescita da quando Valdobbiadene è diventata “Patrimonio Unesco”. Le soluzioni indipendenti da ristrutturare costano intorno a 150-200.000 euro per metrature intorno a 150 mq con 500-1000 mq di giardino. Le soluzioni ristrutturate hanno valori intorno a 400-500.000 euro. Interesse sempre alto anche per i borghi di Santo Stefano e San Pietro in Barbozza a motivo della posizione panoramica e dell’esposizione. I prezzi in queste realtà si aggirano intorno a 1.400-1.500 euro al mq. Si tratta della zona dove si produce il Cartizze e per questo motivo i terreni arrivano a 110-130.000 euro al mq contro una media di 50-70 euro al mq per i terreni da destinare a vigneti.  I terreni senza denominazione doc costano intorno a 15 euro al mq.

Franciacorta, ottima soluzione abitativa


In Franciacorta e in particolare nelle campagne intorno a Passirano, Monticelli, Paderno Franciacorta, la domanda di casali e rustici di campagna si scontra con un’offerta bassa. Chi li cerca li desidera indipendenti su quattro lati, da 130-150 mq e con giardino annesso di almeno 1.000 mq. I prezzi medi per una soluzione da ristrutturare si aggirano da 500 a 1.000 euro al mq e per la ristrutturazione occorre mettere in conto almeno 1000-1500 euro al mq. Sono particolarmente ambite le tipologie posizionate nelle colline di Monticelli e di Passirano.

San Pietro in Cariano, Negrar, Pedemonte e Arbizzano in pole position per i vigneti

Il mercato dei rustici nelle zone di San Pietro in Cariano, Negrar, Pedemonte, Arbizzano negli ultimi tempi ha registrato una maggiore attenzione. Si cercano sia soluzioni da ristrutturare che già ristrutturate per immobili dotati di giardino. Forte richiesta anche per i vigneti da parte di aziende vinicole. I prezzi sono di 930 euro al mq per le tipologie da ristrutturare in zone centrali mentre per le zone collinari il prezzo al mq può variare in base alla posizione e condizione, 1500 euro al me per quelle ristrutturate. Il valore dei vigneti, misurati in campi, dipende dall’andamento dell’Amarone che lo scorso anno è aumentato del +27% rispetto al 2020. E’ necessario distinguere i campi in DOC classico e DOC non classico, che hanno due quotazioni differenti. Prima del covid il DOC classico si aggirava a 150.000 euro a campo, post covid lo stesso campo vale 180-200.000 euro. Mentre il campo DOC non classico dopo la pandemia ha subito un ribasso e attualmente un campo si aggira attorno a 100.000 euro. Questa seconda opzione è poco valutata, però da chi vuole acquistare un vigneto; si prende in considerazione un campo DOC non classico solo se si trova in una posizione centrale con possibilità di costruire una cantina, in questo caso il valore può aumentare fino a 110-120.000 euro.

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