Salario minimo, Di Maio a Zingaretti: "Approviamolo", ma nel Pd è gelo
Al vicepremier rispondono subito i dem Serracchiani e Marcucci: "Votino nostra legge già depositata"
"Zingaretti? Il mio bocca al lupo. Il M5S fra pochi giorni porta in Parlamento una misura che introduce ed estende il salario minimo a tutte le categorie di lavoratori. Una battaglia di tutti e sul tema mi auguro di vedere un'ampia convergenza parlamentare, a partire proprio da Zingaretti". La proposta di Di Maio a una convergenza sul salario minimo, proposta che la senatrice Nunzia Catalfo ha illustrato ad Affaritaliani.it a fine gennaio, scatena subito la prima querelle fra il Pd a guida Zingaretti e il M5S.
"Di Maio è sempre sbadato - replica Andrea Marcucci - è il M5S che, se vuole, potrà votare il disegno di legge sul salario minimo che nel maggio scorso ha presentato il nostro collega Mauro Laus. Vista la disattenzione del vicepremier, ne consegnerò subito una copia al capogruppo M5S Stefano Patuanelli, affinché possano decidere di approvare il nostro testo".
A Marcucci fanno eco subito la capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Debora Serracchiani e il senatore torinese Dem, Mauro Laus."Di Maio che invita Zingaretti e Pd a convergere su proposta di legge sul Salario minimo. Un notizia che non puo' che riempirmi di soddisfazione, per una volta il Movimento 5stelle dimostrerebbe modestia nell'accogliere i suggerimenti dell'opposizione", ha spiegato Laus che ha ricordato come "il Pd ha infatti depositato il testo di legge a maggio scorso, tre mesi prima di quello firmato 5stelle. Al di là delle tempistiche sarebbe un segnale di grande responsabilita' convergere sul nostro testo. Tardi, tardi ma ci sono arrivati. Forse...".
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