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Economia
San Marino il nuovo Portogallo, tasse al 6% per pensionati stranieri. Ma il vero paradiso è l'Albania
pensionati in spiaggia

Pensionati, San Marino il nuovo paradiso dopo il Portogallo. Tassazione al 6%, ma può scendere ancora

San Marino corre in soccorso dei pensionati. Dopo l’inasprimento delle leggi fiscali del Portogallo, ex paradiso per tutti coloro che ricevono la pensione (fino al 2020 la tassazione era pari a zero, ndr), un nuovo Paese europeo, ben più vicino all’Italia, vuole raccogliere il testimone.

Nel dettaglio, la Repubblica di San Marino che ha deciso di introdurre una tassazione agevolata per dieci anni al 6% ai pensionati che vi prendono la residenza per la prima volta. Il terzo Stato più piccolo d’Europa emula così l’ex modello portoghese, oggi non più in vigore, che mira ad attrarre pensionati europei pagando meno tasse. Ecco come funziona.

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Tutti i cittadini dell’Unione Europea e della Svizzera possono presentare domanda di residenza. Ecco i requisiti da rispettare:

  • avere un reddito annuo superiore a 50mila euro
  • un patrimonio personale di almeno 300 mila euro. Almeno un terzo di esso deve essere depositato presso una banca della Repubblica di San Marino e investito in titoli di Stato sammarinesi o in altri strumenti finanziari.

Non solo. Se il trasferimento riguarda ex manager, ex dirigenti o funzionari di livello di grande aziende o organismi internazionali, la tassazione sulla pensione può scendere ancora, arrivando addirittura a dimezzarsi toccando quota 3%.

Come scrive Wall Street Italia, la conferma arriva da Marco Gatti, Segretario di Stato per le finanze e il bilancio della piccola Repubblica: “Non c’è un numero predefinito, ma c’è sicuramente la volontà anche politica di essere attrattivi per i pensionati stranieri, ovviamente a certe condizioni”.

Ma i vantaggi migliori sono in Albania e...

Come anticipato, con l’addio del Portogallo dal 2024 al regime fiscale agevolato per i pensionati stranieri, in molti hanno perso l’opportunità di pagare meno tasse. Ma ci sono altri paesi che offrono un regime di favore ai pensionati.

Malta, ad esempio, ha un sistema fiscale molto vantaggioso. Il “Malta retirement programme” propone un’aliquota fissa al 15% e un minimo di 7.500 euro all’anno. Possono beneficiarne cittadini di un Paese europeo, non maltesi, senza impiego e percettori di pensioni superiore ad almeno il 75% del reddito imponibile complessivo e che comprino casa a Malta dal valore non inferiore ai 275 mila euro.

Anche Cipro prevede una no tax area fino a 19.500 euro ed esenzioni pari al 50% sui redditi di fonte lavorativa. La Grecia, poi, prevede un’unica aliquota d’imposta del 7% per l’intero reddito ottenuto all’estero, per una durata di ben 15 anni. La Tunisia prevede per pensionati esteri che trasferiscono la residenza una quota di reddito esentasse pari all’80%.

In Romania o in Bulgaria la tassazione è secca al 10% per chi prende la residenza fiscale e anche la cittadinanza. Da ultimo Slovacchia e Albania prevedono l’esenzione totale dalle imposte per le pensioni che arrivano dall’estero.






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