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Economia
Snam: obiettivo zero emissioni al 2040. Alverà: "Al via una nuova fase"

Snam: il nuovo piano 2020-2024 

“Il piano 2020-2024 apre una nuova fase della storia di Snam, che nella sfida climatica è ben posizionata per avere un ruolo di abilitatore della transizione energetica, con una visione di lungo termine coerente con il proprio purpose e gli obiettivi europei. Snam sarà una delle prime società energetiche a raggiungere la neutralità carbonica nel 2040 e darà un ampio contributo alla decarbonizzazione del sistema attraverso lo sviluppo dei gas verdi e in particolare dell’idrogeno". Lo afferma l'ad di Snam Marco Alverà presentando il piano 2020-2024. 

"Il riposizionamento dell’azienda avvenuto in questi ultimi anni - prosegue - e le azioni previste nel nuovo piano, anche grazie alle competenze delle nostre persone e alla sempre maggiore digitalizzazione, ci mettono nella giusta condizione per cogliere le opportunità derivanti dalla transizione energetica. Abbiamo visibilità sulle nostre infrastrutture ‘future proof’, siamo tra i pionieri nello sviluppo dell’idrogeno e cresciamo rapidamente negli altri business che stanno rafforzando tutta la catena del valore dei gas verdi. Stiamo diventando un operatore internazionale, con un focus sulle aree del mondo più rilevanti per lo sviluppo del gas naturale in sostituzione dei combustibili più inquinanti e per la transizione energetica. Con questa strategia, abbinata alla nostra flessibilità finanziaria e all’accesso ai mercati a costi competitivi, offriamo ritorni interessanti per i nostri azionisti". "Sempre più i concetti di sostenibilità economica, ambientale e sociale sono parte integrante del modello di business di Snam, in cui i fattori ESG guidano le scelte a beneficio di tutti gli stakeholder”, conclude Alverà.   

Snam: neutralità carbonica entro il 2040 

Snam si impegna a raggiungere la neutralità carbonica entro il 2040, in linea con il target di contenimento del riscaldamento globale entro 1,5° C previsto dall’Accordo di Parigi, consolidando così ulteriormente la propria leadership nei fattori Esg (ambiente, sociale e governance). E' quanto prevede il piano 2020-2024. Inoltre, Snam innalza al 50% al 2030 (su base anno 2018) il target di riduzione delle emissioni di CO2 equivalente Scope 1 e Scope 2 (dirette e indirette energetiche), rispetto al precedente obiettivo di -40% su base anno 2016.

Quasi la metà della riduzione complessiva delle emissioni deriverà dal progetto delle centrali dual fuel, mentre la quota restante sarà raggiunta grazie all’abbattimento delle emissioni di metano del 45% entro il 2025 (su base anno 2015), in linea con gli obiettivi Unep (UN Environment Programme), con cui è stato sottoscritto un protocollo.  Significativo, si legge ancora nel ppiano, "anche l’impegno di Snam sulle emissioni indirette Scope 3 (emissioni al di fuori del diretto controllo dell’azienda, per Snam riconducibili principalmente a fornitori e partecipate), un ambito nel quale la società ha rafforzato le iniziative di collaborazione con le partecipate e avviato lo sviluppo di ulteriori progetti congiunti con i fornitori per raggiungere una progressiva e significativa riduzione". 

Snam: 7,4 miliardi di investimenti entro il 2024 

Investimenti per 7,4 miliardi di euro per lo sviluppo del sistema e la transizione energetica. È quanto prevede Snam nel piano 2020-2024 in cui si registra un incremento degli investimenti di quasi 1 miliardo di euro rispetto ai 6,5 miliardi del piano 2019-2023, portandoli a circa 7,4 miliardi nel periodo 2020-2024. Rispetto al piano precedente, la crescita è riconducibile sia al core business delle infrastrutture regolate (6,7 miliardi di investimenti) sia alle nuove attività della transizione energetica (oltre 0,7 miliardi di investimenti, quasi raddoppiati rispetto al precedente piano). Il 50% degli investimenti previsti a piano è dedicato all’infrastruttura “hydrogen ready” (sostituzioni e sviluppo degli asset con standard “hydrogen ready”). Gran parte degli investimenti previsti a piano è finalizzata alla decarbonizzazione per raggiungere l’obiettivo di neutralità carbonica al 2040 e cogliere le opportunità offerte dalla transizione energetica. Circa il 40% di questi impieghi è allineato ai criteri della tassonomia europea, in via di finalizzazione.  

Gli investimenti nell’infrastruttura riguardano principalmente le sostituzioni per l’ammodernamento della rete, anche in ottica “hydrogen ready”, per quasi 1.200 km. Sono inoltre previsti l’avvio della conversione di centrali di compressione in ibride gas/elettrico, e la realizzazione della pipeline virtuale in Sardegna e dei primi tratti di rete. Il piano di investimenti prevede anche nuovi allacciamenti legati alla transizione energetica (245 impianti di CNG/LNG e 50 di biometano), in forte aumento rispetto agli ultimi anni, e altre 100 connessioni alla rete.

Il piano prevede circa 500 milioni di euro di investimenti in digitalizzazione – dal controllo delle attività da remoto all’adozione di IoT, cloud ed edge computing – per consentire a Snam di diventare la società di trasporto gas più tecnologicamente avanzata al mondo e garantire sempre maggiore sicurezza e sostenibilità delle attività operative. In particolare, l’integrazione di sistemi IoT e machine learning permetterà di trasmettere, analizzare e storicizzare quasi real-time una quantità di dati giornaliera 100 volte superiore a quella attuale. Nel corso del 2021 sarà avviato il primo distretto del futuro (TecHub) a Bologna, dotato delle tecnologie più avanzate. Le attività includeranno, tra le altre, il monitoraggio in tempo reale dei consumi, l’utilizzo di droni e satelliti per l’ispezione della rete, l’individuazione georeferenziata e in tempo reale di eventuali fuoriuscite e la manutenzione predittiva. 

Snam: +2,5% dell’ utile netto al 2024  

Nel periodo 2020-2024, il "posizionamento lungo tutta la catena del valore della transizione energetica, il continuo miglioramento dei risultati del core business e delle nuove attività, la maggiore internazionalizzazione e il forte presidio di ottimizzazione della struttura finanziaria consentiranno a Snam di ottenere una crescita sostenibile dei principali indicatori". In particolare, si legge nel nuovo piano strategico, è previsto un incremento medio annuo (con base 2019): dell’utile netto del 2,5%; dell’utile netto per azione del 3,2%; dell’ebitda del 3,3%; del dividendo per azione (DPS) del 5% fino al 2022, con ulteriore 2,5% di crescita minima nel 2023-2024. 

Il valore degli asset regolati (RAB) crescerà di oltre il 2,5% medio annuo nel periodo 2020-2024. Le necessità di sostituzione della rete implicano una crescita almeno in linea con questo trend tra il 2024 e il 2040. La guidance sull’utile netto del 2021 è di una crescita del 3% circa rispetto alla guidance 2020. Per il 2021 Snam si attende un livello di indebitamento a fine anno pari a circa 13,5 miliardi, tenuto conto degli investimenti previsti nell’anno di 1,4 miliardi. La RAB raggiungerà 21 miliardi nel 2021."Questi obiettivi - spiega il gruppo - pongono le basi per una ulteriore accelerazione della crescita nel lungo periodo grazie al fabbisogno di sostituzioni per l’ammodernamento della rete e all’ulteriore sviluppo delle piattaforme di transizione energetica".   
 

 

 

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