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Economia
Spread a 240 con la crisi 5S-Lega. Milano maglia nera. Banche ed energia ko

Spread che sfonda la soglia dei 240 punti, Piazza Affari maglia nera d'Europa e titoli bancari sospesi dalle contrattazioni azionarie. I mercati prendono subito le misure della crisi di governo in Italia. Dopo aver chiuso ieri sera a 209 punti, in allargamento dai 199 della seduta precedente, stamane lo spread fra decennali italiani e quelli benchmark tedeschi si impenna a 232 punti in apertura dai 209,5 punti della chiusura di ieri. Aumento che incorpora l'apertura della crisi di governo, che al momento della chiusura di ieri non era ancora stata annunciata e che nel corso della seduta sale verso 240 e procede parallelamente al rialzo di ieri dei Credit default swap, quelle particolari polizze finanziarie che proteggono gli investitori dal rischio di default dell’Italia o anche dal rischio di ridenominazione del debito in lire (Italexit). Sale anche il rendimento dei Btp decennale benchmark che ieri aveva gia' terminato in rialzo all'1,54% e viene indicato al momento al'1,82%. 

Le Borse europee sono negative, ma Milano spicca per il rosso decisamente fuori dal coro. Parigi cede lo 0,3%, Madrid lo 0,6% e Francoforte lo 0,3%. Londra ha aperto in calo dello 0,24%. Il Ftse Mib, maglia nera d'Europa in negativo di oltre il 2%, è appesantito soprattutto dalle banche.

Sullo sfondo rimangono le preoccupazioni legate alla guerra dei dazi e alimentate dalle indiscrezioni circolate nella notte in base alle quali l'amministrazione Trump starebbe allungando i tempi per dare il via libera alle licenze nei confronti delle società tecnologiche americane per tornare a riavere rapporti commerciali con Huawei. Oltre allo scontro commerciale tra Usa e Cina, nel radar degli investitori ci sono le prossime mosse delle banche centrali sul fronte della politica monetaria e l'ipotesi hard Brexit.

A Piazza Affari, Unicredit guida i ribassi (-5%), risentendo anche dei dati giudicati deludenti e annunciati due giorni fa. Sono in calo di oltre il 4% Bper, banco Bpm e Ubi. Intesa Sanpaolo argina i danni al 3,7%. La crisi di Governo favorisce invece gli acquisti su Atlantia, che sale del 2,2%. Del resto si allontana l'ipotesi di una revoca delle concessioni, punto molto caro ai 5 Stelle dopo il crollo del ponte Morandi. Giu' anche l'energia, con Eni -1,3%, Enel -1,5%, mentre Italgas (-4,5%) e Terna (-2,2%) soffrono il downgrade di Goldman Sachs. Altri ribassi per Fca (-1,6%), Poste (-4,4%), Pirelli (-2,8%). 

Sono in controtendenza anche le St (+0,6%), incoraggiate dal rimbalzo dei titoli tecnologici che ieri hanno spinto su il Nasdaq. Sul fronte valutario, l'euro si e' indebolito nei confronti del biglietto verde, portandosi a quota 1,1186 dollari (ieri a 1,122): la divisa vale inoltre 118,48 yen (da 119,05), mentre il dollaro-yen si attesta a 106,89 (106,12 yen). Continua il recupero del petrolio, che cosi' si allontana dai minimi dell'anno toccati due giorni fa: il wti, contratto con consegna a settembre, sale dello 0,23% a 52,66 dollari al barile. 

Alla Borsa di Milano gli operatori attendono il giudizio sul rating sovrano dell'Italia da parte dell'agenzia Fitch che stasera dopo le 22 pubblicherà il nuovo aggiornamento sul nostro Paese (rating BBB con prospettive negative il 22 febbraio, ultimo report della società sul nostro debito pubblico). Oggi, il Tesoro italiano è andato in asta con i Bot annuali. Nel collocamento odierno il Tesoro ha emesso 6,5 miliardi di Buoni a 12 mesi scadenza 14/08/2020 spuntando un rendimento pari a 0,107%, in aumento di 17 centesimi rispetto all'asta del mese precedente. Buona la domanda che si e' attestata a 9,33 miliardi di euro, con un rapporto tra domanda e offerta pari a 1,44.

Borse di Asia e Pacifico miste dopo la chiusura positiva di Wall Street mentre sullo sfondo restano le tensioni della guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina. In rialzo Tokyo con il Nikkei a +0,44% con l'l'economia giapponese che continua a crescere. Il pil nel periodo aprile-giugno ha segnato un progresso dello 0,4%, per il terzo trimestre consecutivo, rispetto alle stime di un +0,1%. Tra le altre Piazze flessioni invece per Hong Kong (-0,21%), Shanghai (-0,50%) e Shenzhen (-0,99%). Positive anche Seul (+1,11%) e Sydney (+0,25%). Il petrolio e' in rialzo negli scambi sul mercato after hours. L'euro e' invece stabile nei primi scambi sui mercati valutari europei. 

 

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