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Economia
Spread, "senza QE tornerà a 500. Un Soros qualsiasi potrà attaccarci..."

 

Oggi lo spread è tornato a correre toccando 250 punti. E' preoccupato?
"Oggettivamente abbiamo altre cose da fare. Lo spread deriva da fattori non controllabili".

Cioè?
"Nel nostro caso lo spread di oggi è legato al rialzo dei tassi deciso dalla Bank of England e non possiamo farci niente".

Se lo spread sale costa di più rifinanziare il debito, un problema. No?
"Beh, bisogna vedere a che livello e quando vengono fatte le aste. Finché lo spread sale e non ci sono aste non c'è alcun costo aggiuntivo per lo Stato. E poi c'è dell'altro...".

Dica..
"Lo spread viene misurato su titoli che sono già sul mercato e in scadenza a dieci anni. E' un mondo complicato da riassumere quello dello spread. E' come se togliessi un pezzo di pelle, ma il foruncolo si trova altrove".

Ovvero?
"I titoli a dieci anni sono un campione molto piccolo e magari sui titoli a breve, i Bot, non c'è alcuna oscillazione. E' un problema molto relativo".

Però il QE della Bce ha le settimane contate...
"Un problema grosso, che deve per forza essere valutato seriamente, è quando la Bce smetterà di fare acquisti, a quel punto c'è il rischio che lo spread salga per tutti. Dobbiamo valutare il nostro debito virtualmente e senza la garanzia della Bce? Unico caso al mondo che ci svantaggia per regole che ci siamo dati noi? Vogliamo fare qualcosa o continuiamo a parlare del nulla?".

Che cosa intende fare?
"Io sto dialogando di questi argomenti con operatori di mercato e con rappresentanti di altri governi per portare questa questione all'attenzione di tutti. L'Eurozona rischia di essere l'unica area del mondo in cui la banca centrale non decide il tasso di interesse come fa la Bank of England".

Cioè?
"La Bce fissa i tassi poi il mercato prezza un tasso per l'Italia, un altro per la Germania e così via. Senza che la stessa Bce abbia alcun controllo".

Qual è il rischio?
"Che lo spread di molti Paesi salga, tranne le Germania, con divaricazioni pericolosissime. Se la speculazione si mette a giocare sul debito dell'Eurozona e non c'è il controllo della Bce come facciamo? Prima o poi si sveglieranno, mi auguro".

Come nasce questa situazione?
"E' un problema che non è mai esistito per anni poi, nel 2008, non si è più contrastato lo spread. Salvo poi tornare a combatterlo quando la tigre era fuori dalla gabbia. Il QE dissuade il mercato da speculare al ribasso sui titoli dell'Eurozona, ma quando finirà che cosa potrà frenare il Soros di turno da speculare sul nostro debito? Se la Bce non interviene più è una follia".

Oggi lo spread ha toccato quota 250 punti, dove potrà arrivare senza QE?
"Abbiamo visto lo spread a 500 due volte, nel 2011 e nel 2012. Prima con Berlusconi e poi con Monti. Dopo Berlusconi ci fu l'intervento con il cosiddetto "LTRO" (long term refinancing operation) e la seconda volta con il famoso "whatever takes" di Draghi. Lo spread venne cancellato solo con l'intenzione di contrastarlo, azione poi riaffermata con il QE. Ma non è plausbile o immaginabile che dipenda dall'umore di chi va alla Bce. Anche perché ormai Draghi è a fine mandato".

Senza QE lo spread potrà rivedere quota 500?
"Abbiamo già visto due volte questo livello e il mercato può tranquillamente tornarci. Anzi, in altri Paesi ci sono pure stati valori più alti. Non è percorribile terminare il QE e sono straconvinto che verrano prese presto misure anti-spread. Anche un bambino si accorge che l'Eurozona non starebbe in piedi sotto un attacco della speculazione e senza un argine della banca centrale".

Tags:
spread qe bce draghi





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