Spread sotto 190 punti, in leggero recupero dopo la convocazione di Conte
Piazza Affari chiude in calo ma in linea con le europee
Lo spread chiude sotto quota 190 punti, dopo aver raggiunto un massimo di giornata a 195, ed è sceso subito dopo la notizia della convocazione di Giuseppe Conte al Quirinale. Il differenziale Btp/Bund tedeschi si attesta a fine seduta a 189,2 punti. In rialzo anche il tasso di rendimento a 2,397%. Il differenziale tra Bonos e Bund si colloca invece a 92,4% con un tasso dell'1,431%.
Le tensioni commerciali tra Usa e Cina e l'incertezza politica in Italia trascinano al ribasso le Borse europee. A Londra l'Ftse 100 arretra dell'1,13% a 7.788,44 punti, a Parigi il Cac cede l'1,32% a 5.565,85 punti, a Francoforte il Dax perde l'1,47% a 12.976,84 punti. Male anche Milano dove l'Ftse Mib chiude a -1,31%.
Piazza Affari ha chiuso in flessione la terza seduta settimanale, appesantita dalle incertezze politiche italiane in una giornata vissuta in attesa della convocazione al Quirinale di Giuseppe Conte, il giurista indicato da Lega e M5s per l'incarico di presidente del Consiglio. Alla fine il Ftse Mib ha perso l'1,31% e chiuso a quota 22.911 punti, lontano dai minimi della sessione; All Share -1,24%. Sul listino principale in calo gli energetici che hanno accusato la discesa delle quotazioni del petrolio: Eni -1,11%, Saipem -3,43%, Tenaris -2,29%, mentre Enel ha limato lo 0,10%. Negativi il lusso (Luxottica -0,77%) e i finanziari con Intesa Sanpaolo a -1,75%, Generali -1,18%, Mediobanca -1,02%, Unicredit a -2,23%. Realizzi per gli industriali a maggior capitalizzazione che in precedenza avevano guadagnato dopo la notizia che la Cina ridurra' i dazi sulle importazioni di veicoli: Fca -1,15%, Ferrari -1,20%, CnhI -2,01%. Male anche Telecom Italia con un -0,92% a quota 0,7312 euro per azione. In controtendenza rispetto all'andamento ribassista generale il titolo Mediaset con un +0,30% a 3,0610 euro